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Il manifesto del Pd: "Landella sindaco inadeguato e incapace, dimettiti"

Tracce di Pd in città. Tracce di opposizione in consiglio comunale. Il Partito democratico prova a farsi sentire, o almeno a vedere, a Foggia. E allora quale miglior visibilità di un manifesto, per spiegare la propria versione su quanto fatto finora dall’amministrazione Landella.


LE POLTRONE. Ci sono voluti tre rimpasti nel giro di un anno per animare il coordinamento cittadino, che a ridosso di Ferragosto chiede insistentemente le dimissioni di Landella, giudicato “inadeguato e incapace”. Un manifesto che parla del ‘Valzer delle meraviglie’ del primo cittadino, con evidente riferimento alle quattro giunte comunali in un anno: “Una redistribuzione ossessiva di incarichi e poltrone ai più fedeli nelle aziende e nei Cda che manco la spartizione dei pani e dei pesci di biblica memoria”, scrivono dal Pd. 


LE PROBLEMATICHE. Poi, un elenco di cose da dire ai cittadini, dall’emergenza ambientale – “un bubbone pronto a esplodere, causa sindaco e fidi assessore Morese e dirigente Lombardi, concentrati più su come spendere risorse in consulenze (sistematicamente sotto soglia per eludere l’evidenza pubblica)” – all’emergenza abitativa e commerciale, “fatta salva la legalizzazione dell’abusivismo che trascende qualsivoglia regola edilizia”, il problema dell’illuminazione pubblica – “la città è al buio” -, il Quartiere Ferrovia, la stazione unica appaltante e l’isola pedonale, visto dal Pd come un “provvedimento rabberciato che sta strozzando traffico e commercio”.


IL PREZZO PER LA CITTÀ. “Una commedia tragicomica – conclude il manifesto -, solo minimamente attenuata dal concertone di Renzo Arbore del 15 agosto dove però (ops!!!) ci si è dimenticati di dire che gran parte dei soldi giungono dalla Regione. Che dire, Landella si sa vendere bene. Ma il prezzo per la città è alto. Molto alto”.

di Redazione 


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