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"Non posso muovermi, il datore di lavoro mi ha rubato i documenti": il nipote la chiama, lei allerta la Polizia e fa denunciare caporale

L’ennesima, triste storia di schiavitù. A due passi da casa nostra. È stato infatti denunciato Gosho Hristov Slavov, classe ’58, senza fissa dimora ma domiciliato in un casolare abbandonato insistente nella borgata di Tressanti, per sfruttamento ai danni di un connazionale bulgaro.

LA TELEFONATA COL NIPOTE. La vicenda è nata dalla segnalazione della zia di un ventenne che denunciava, presso la Squadra Mobile di Pescara, quanto appreso telefonicamente dal nipote: il ragazzo non poteva lasciare il lavoro nei campi perché gli erano stati sottratti i documenti, trattenuti dal caporale in agro di Cerignola.

LE RICERCHE. Le prime ricerche nella zona di Borgo Tressanti, effettuate in svariati casolari di campagna abbandonati ed estese sulla S.P. in localita Tavernola, presso il bar tabaccheria della borgata, generalmente frequentato da lavoratori stagionali non portavano però a risultati. E così, la Mobile di Foggia ha dovuto utilizzare il monitoraggio delle utenze telefoniche per risalire alla zona in cui si trovava Slavov.

L’INCONTRO. Nella mattinata del 5 agosto, attraverso un escamotage, alcuni agenti hanno fissato un appuntamento telefonico con il caporale, iu un bar in località Borgo Tressanti. Identificato, Slavov riveriva al personale di polizia di conoscere il connazionale, in quanto aveva lavorato per lui come bracciante agricolo fino a quattro giorni prima ma che da alcuni giorni non aveva notizia di dove fosse. L’uomo, però, era ancora in possesso dei documenti personali del 20enne, che nel frattempo era scappato - assieme a un altro ragazzo -, entrambi stanchi di subire le angherie del loro caporale.

di Redazione 


 COMMENTI
  • 08/08/2015 ore 02:53:28

    A questo caporale ignoto bisogna legare una palla al piede per tutta la vita ????????????????????????
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