I foggiani possono stare tranquilli un altro po’: per il momento l’incubo dell’Ecotassa è ancora lontano. Perché in seguito all’approvazione da parte del Consiglio regionale pugliese di una delle disposizioni contenute nella legge di assestamento del bilancio 2013, il tributo da pagare per i Comuni che riciclano di meno è rinviato. Ancora una volta.
IL CASO FOGGIA E Foggia, e di conseguenza le tasche dei suoi cittadini, se la sono vista brutta. Perché secondo l’ultimo rapporto dei ‘Comuni Ricicloni’ promosso dall’associazione Legambiente Puglia, le condizioni della raccolta differenziata a Foggia sono disastrose, in quanto si è fermi al 2,4%. Una percentuale bassissima. Meno delle briciole se si considera che il limite minimo di RD imposto dalla legge nazionale è di 65%. Vedremo come si muoverà a riguardo la nuova Amministrazione Comunale per miglioare i livelli di raccolta differenziata.
IL TRIBUTO L’Ecotassa, dunque, è un tributo speciale per il conferimento dei rifiuti in discarica. Si tratta, in pratica, di una penalità inflitta a quelle città che non raggiungono almeno l’obiettivo minimo del 40% di raccolta differenziata: maggiore è la quantità smaltita, minore è la percentuale di differenziata, e di conseguenza il Comune deve pagare di più alla Regione.
L’AMAREZZA DI LEGAMBIENTE Per Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia, non ci sono dubbi: “Con l’ennesimo slittamento dell’ecotassa si continuano a premiare i Comuni inadempienti in una regione che continua ad affidarsi alla discarica per smaltire la maggior parte dei propri rifiuti urbani. Una beffa per i comuni riciclioni. Fra inerzie, resistenze culturali e questioni economiche, in Puglia la raccolta differenziata è ferma a percentuali ancora troppo basse, intorno al 27%. La penalizzazione economica dello smaltimento in discarica può contribuire non poco a far salire le percentuali di raccolta differenziata, come già successo nelle Marche e in Sardegna. In autunno - conclude Tarantini - presenteremo la 7^ edizione regionale di Comuni Ricicloni e faremo, come ogni anno, un focus sulla situazione impiantistica e sulle percentuali di raccolta differenziata nei 258 Comuni pugliesi”.