Spaccio di droga tra i giovani in piazza Padre Pio: i residenti segnalano, i Carabinieri arrestano
È stato arrestato dai carabinieri di Foggia, durante un servizio di controllo volto al contrasto del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti in città, Massimo Marinaccio, 35 anni.
LE INDAGINI. Durante l’attività di indagine - hanno spiegato gli inquirenti - sono state preziose le segnalazioni anonime dei residenti nella zona di Piazza Padre Pio, che hanno denunciato la presenza di piccoli spacciatori a cui si rivolgono soprattutto ragazzi minorenni. I carabinieri hanno accertato che lo spaccio di droga - attuato da persone che svolgono l'attività per arrotondare i loro stipendi -avveniva di solito nei weekend, in orari serali, e soprattutto tra i più giovani.
LA PERQUISIZIONE. I militari, in tarda serata, hanno individuato e bloccato Marinaccio: durante una perquisizione hanno trovato, nascosti nei vestiti, circa 20 grammi di hashish (suddivisi in 15 dosi) e un grammo di cocaina, suddivisa in 3 dosi, in involucri di plastica pronti per lo spaccio. L’uomo è stato arrestato e dopo il rito per direttissima è stato condannato alla pena di 3 mesi di reclusione.
GLI ARRESTI. Durante i servizi di osservazione e pedinamento sono state arrestate inoltre persone con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Si tratta di foggiani che detenevano la droga fuori dai locali di ritrovo dei giovani. Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati circa 50 grammi di marijuana, 25 grammi di hashish e 2 grammi di cocaina, inoltre, sono state 8 le persone segnalate alla Prefettura, quali consumatori abituali di sostanze stupefacenti.
LE PREZIOSE SEGNALAZIONI. “In questa occasione – ha ribadito Antonio Basilicata, comandante provinciale – sono state molto preziose le segnalazioni dei residenti della zona, preoccupati per i loro figli che si trovavano in zone dov'era frequente l'attività di spaccio di droga. Invitiamo tutti i cittadini a segnalare questo tipo di situazioni in qualsiasi altra zona della città”.
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.