"Dopo qualche mese dalla 'strana' rimozione della
ghost bike posizionata a ricordo dello scomparso Leonid Kulichenko, i Cicloamici sono pronti a rimetterla al suo posto. Oltre a ricordare la drammatica scomparsa di un amico che percorreva quella via in bici, la ghost bike vuole essere anche un messaggio indirizzato agli automobilisti affinché acquisiscano la consapevolezza di quanto un'auto possa essere pericolosa in città, pur nel rispetto dei limiti di velocità (50 km/h) che la legge le impone. Limiti evidentemente inadeguati a vie cittadine densamente abitate. Ecco perché da anni l'associazione sostiene la necessità di istituire in città ampie 'zone 30' dove il limite di velocità massimo dei veicoli è ridotto a 30 km/h e dunque reso compatibile con l'utenza pedonale e ciclistica". E' così che Antonio Dembech, presidente dell'associazione Cicloamici di Foggia, anticipa che su via Napoli, nei pressi della chiesa di Santissimo Salvatore, stasera alle ore 19.45, tornerà la ghost bike, la 'bicicletta fantasma' posizionata qualche mese fa per ricordare il ciclista Leonid Kulichenko. 'Ghost bike' che fu rimossa in seguito ad un
tentativo di furto.
LA GHOST BIKE. Leonid aveva 44 anni e da un anno era giunto a Foggia, ospite della famiglia della sorella,con la speranza di poter guadagnare i soldi necessari per aprire una propria attività nella sua Ucraina. Leonid lavorava onestamente a Foggia e, nel tempo libero, girava in bici per apprezzare le bellezze del nostro territorio. Le foto del suo profilo su facebook lo ritraggono solare, sorridente e con l'immancabile bicicletta, davanti al Castello di Manfredonia, alla basilica di San Leonardo ed in varie altre località. Purtroppo un grave incidente avvenuto in via Napoli, a pochi metri dalla chiesa di San Salvatore ai primi di ottobre, gli causarono ferite gravissime e 40 giorni di agonia prima del decesso.