Teleblu, fine delle trasmissioni: Salatto manda a casa tutti, il rammarico del sindaco
«Abbiamo appena appreso con grande rammarico che, questa mattina, i giornalisti di Teleblu hanno ricevuto comunicazione personale, con decorso immediato, della cessazione del rapporto di lavoro con l’emittente televisiva foggiana. Questa triste notizia si aggiunge a quella, già trapelata alcuni giorni fa, sulla risoluzione del contratto di lavoro con gli operatori del settore tecnico dell’emittente, che avrà effetto nelle prossime settimane. Sono molto preoccupato per una situazione che provoca un grave lacuna o, quanto meno, una allarmante situazione di incertezza nel panorama dell’informazione locale oltre a causare la perdita di un cospicuo numero di posti di lavoro a professionisti ed operatori tecnici altamente qualificati».
“PATRIMONIO CULTURALE”. E’ la prima dichiarazione rilasciata dal sindaco di Foggia Franco Landella alla notizia che riguarda la redazione e lo staff tecnico della tv foggiana. «Da oltre 25 anni, - ha proseguito il sindaco - Teleblu assicura una informazione di qualità e trasmissioni di pregio che contribuiscono a comunicare efficacemente il territorio non solo in ambito locale. A pieno titolo, questa tv rappresenta un elemento del patrimonio culturale di Foggia e della Capitanata che non va disperso. Sono sicuro che il dottor Potito Salatto, stimato imprenditore del mondo della sanità privata e, dagli anni ’90, apprezzato editore dell’emittente foggiana, sia stato costretto a queste drastiche decisioni dalle immense difficoltà in cui la crisi ha precipitato l’economia territoriale e, di conseguenza, anche il settore dell’emittenza privata che da essa trae i maggiori proventi. Auspico, anche, che il dottor Salatto - come ha saputo dimostrare, in tempi recenti, sensibilità per le situazioni di difficoltà di strutture sanitarie territoriali che è riuscito a salvare dal dissesto, preservando posti di lavoro e fonti di reddito per le famiglie dei dipendenti - si impegnerà per recuperare la situazione a Teleblu, assicurando la sopravvivenza di questo anello fondamentale della informazione locale e i livelli occupazionali finora garantiti dall’azienda».
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