Foggia torna in piazza. E stavolta lo fa spinta dalle “Donne in rete”, che hanno promosso una “marcia contro la corruzione in Capitanata”. L’appuntamento è per sabato: si parte alle 17,30 dal pronao della villa comunale, attraversando l’isola pedonale per fermarsi poi davanti al Teatro Giordano, dove tutte/i le/i partecipanti potranno prendere la parola ed esprimere opinioni, proposte e denunce.
PRENDERE LA PAROLA. È la grande novità di questa manifestazione: tre minuti per esprimere opinioni, proposte e denunce. Il palco aperto a tutti e mettendo la faccia ognuno potrà dire la sua. E per chi non se la sente di esporsi pubblicamente, accanto al palco sarà disponibile un contenitore nel quale inserire le proprie denunce anonime e le proprie proposte per restituire la Città al benessere e alla qualità della vita.
MALESSERE E CORRUZIONE. Le associazioni e realtà promotrici dell’evento (Adiconsum , Acli, Agedo, Aquilone, Arci, Arcigay, Cicloamici, Comitato 50/50, Capitanata Futura, Filo Di Arianna, Fuori Circuito, Impegno Donna, Murales, Rete Delle Donne Per La Rivoluzione Gentile, 6donna, Unicef) vogliono manifestare il proprio malessere generato dall’assuefazione ad un comportamento corruttivo che crea zone d’ombra sempre più estese nella città. “Un malessere – spiega Rita Saraò, presidente di Donne in rete - che non può ridursi a mera denuncia ma che deve diventare impulso al cambiamento. Un cambiamento graduale che passi attraverso l’acquisizione del senso civico e non ammetta compromessi. È al mondo scolastico, quindi, alle nuove generazioni che va particolarmente rivolto il nostro invito a partecipare alla marcia e a tutte le iniziative che faranno seguito a questo primo simbolico evento. Una prima presa di coscienza collettiva che consente di uscire dall’isolamento spingendo all’azione”.