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"I troccoli partigiani", la mostra fotografica di Federica Frisoli: quando la cucina tradizionale diventa resistenza culturale

E lunedì 23, da Forquette arriva Alice Basso con "Scrivere è un mestiere pericoloso"

“Il troccolo come lo vuoi? Ciaciutt' alla foggiana o sottile???”.

IL VERNISSAGE E LA DIMOSTRAZIONE DAL VIVO. Già da queste parole, pronunciate dalla mitica signora Rita, mentre lavora energicamente l’ammasso di farina durante la sua dimostrazione in pubblico per il vernissage della mostra, basterebbero a racchiudere il mondo intenso, affascinante, pieno di vita e di cultura che si cela dietro il rito culinario della tradizione foggiana, attraverso uno dei suoi massimi rappresentanti: il troccolo, appunto, tipica pasta “forgiata” nei secoli da generazioni di sapienti mani femminili del Tavoliere delle Puglie.

LA MOSTRA FOTOGRAFICA. Ad essa, ma soprattutto alla dedizione messa in campo dalle donne foggiane di un tempo in quest’arte, che rappresenta, nel modo più diretto, cultura e identità di un territorio, Federica Frisoli (“Federica Frisoli FotoGrafie” la sua pagina facebook) ha voluto dedicare la mostra fotografica “I troccoli partigiani: storie di resistenza culinaria” (in fotogallery alcuni scatti dell'esposizione e del vernissage), che sta riscuotendo interesse mediatico anche oltre i confini di Capitanata e che sarà possibile visitare ancora stasera e domani da “Forquette”, il ristorante di cucina narrativa nel pieno centro storico del capoluogo dauno, in via Le Orfane, 14.

FRISOLI: "LA FUNZIONE DI QUESTE DONNE E' ESEMPLARE". “Nell’era dei fast food, dei cibi pronti e della spettacolarizzazione del cibo – afferma la giovane fotografa foggiana - i troccoli (tipologia di pasta lunga il cui nome è tipicamente foggiano) e le mani che li lavorano si trasformano in partigiani della resistenza culinaria territoriale e diventano i protagonisti di questo reportage fotografico. Scattare queste foto per me – continua la Frisoli - è stato come per Proust assaporare le madeilenes. Sono tornata indietro nel tempo, quando la domenica mattina mi svegliavo con il profumo del sugo e correndo in cucina trovavo mia nonna che faceva a mano la pasta. La funzione educativa, pedagogica e culturale che svolgono queste donne, seppur nel terzo millennio, è ammirevole, oltre che esemplare", conclude la fotografa foggiana.

LUNEDì 23 DA FORQUETTE ARRIVA ALICE BASSO. E se domani sera la mostra di Federica Frisoli chiude i battenti da Forquette, lunedì 23 maggio, sempre nel ristorante di cucina narrativa arriva la scrittrice Alice Basso per presentare il volume “Scrivere è un mestiere pericoloso” dove “seduti ad una tavolata sociale si parlerà di libri con i loro autori e si assaggeranno piatti cucinati tra le loro pagine”. (tutte le info sulla pagina facebook “Forquette – Fork in Progress).

di Fabrizio Sereno


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