Foggia, armi da guerra e inseguimento in stile americano sulla statale 17: un arresto. Due uomini ancora in fuga
Un arsenale nascosto all’interno del fiat Fiorino bianco su cui erano a bordo,
maschere e giubbini antiproiettili indossati. In tre probabilmente erano pronti a uccidere ma il loro intento è stato sventato grazie all'intervento di una
volante della Questura di Foggia che al termine di un rocambolesco
inseguimento ha permesso di recuperare le armi da guerra e arrestare
Nicola Valletta, classe 1986, ritenuto in passato dagli inquirenti
vicino al clan Moretti-Lanza.
IL CONTROLLO. La mattina dell’ultimo dell’anno, una volante della polizia di Foggia, durante un normale servizio di controllo, ha notato sul ciglio di una strada non asfaltata che sfocia sulla tangenziale di Foggia un Fiat Fiorino bianco. Al passaggio degli agenti il conducente ha provato a girare la testa nel tentativo di non farsi vedere, insospettendo così l’equipaggio della volante che, dopo aver intravisto anche una maschera dello stesso colore della pelle sul volto dell’uomo, ha fatto inversione per un controllo.
L’INSEGUIMENTO. Accortosi di essere stato notato, il conducente del Fiorino a quel punto, dopo aver fatto retromarcia, ha imboccato a tutta velocità via De Luca in direzione Via Lucera. Qui ha avuto inizio il rocambolesco inseguimento. Gli agenti hanno cominciato ad intimare più volte l’alt al conducente del veicolo che per tutta risposta aumentava la velocità procedendo con continui e folli cambi di direzione nel tentativo di seminarli. Durante l’inseguimento, dal finestrino del lato passeggero venivano lanciati in strada un’arma lunga completa di caricatore e più avanti 2 pistole, una maschera, un casco integrale per motociclista, un passamontagna e guanti in gomma.
Ad un certo punto l'uomo ha proseguito la fuga svoltando in località Vaccarella ed è qui che l’inseguimento ha assunto scenari da film. Gli agenti, visto l’aggravarsi della situazione anche per la presenza di armi a bordo, hanno provato a bloccare il Fiorino sparando in aria alcune raffiche di colpi per intimorire l’autista e costringerlo a fermarsi. Per tutta risposta, invece, dopo essere stati affiancati, i passeggeri del mezzo in fuga hanno puntato gli agenti con una pistola che sporgeva dal finestrino. A quel punto, la volante si è riposizionata dietro il mezzo in fuga e il capo pattuglia è riuscito a bloccare il mezzo sparando ai pneumatici con la mitraglietta M12 in dotazione.
LA FUGA E L'ARRESTO. Dalla portiera anteriore del Fiorino sono immediatamente balzati fuori tre uomini che si sono dati alla fuga nei campi. Qui l’inseguimento è proseguito a piedi per alcuni metri fino a quando gli agenti, dopo aver esploso in aria alcuni colpi nel tentativo di intimorire i tre, sono riusciti a bloccare e trarre in arresto il conducente del mezzo che indossava anche un giubbotto antiproiettile, mentre gli altri due uomini si dileguavano. Il soggetto, privo di documenti, successivamente è stato identificato in Nicola Valletta, di anni 29, ritenuto esponente del clan Moretti-Lanza arrestato nel 2012 perchè considerato responsabile dell'agguato a Carlo Briglia. Valletta ha numerosi precedenti penali per estorsione, porto abusivo di armi, lesioni, spaccio di sostanze stupefacenti.
L’ ARSENALE. Le armi da fuoco e gli altri oggetti lanciati dal finestrino del Fiat Fiorino sono stati recuperati e sottoposti a sequestro probatorio da parte di altri equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine di Bari, intervenuti in supporto, e rappresentano un vero e proprio arsenale: un fucile modello Kalashnikov con un caricatore contenente 30 proiettili calibro 7,62; una pistola semi automatica Smith & Wesson comprensiva di caricatore contenente 13 proiettili cal. 9; una pistola revolver Smith & Wesson mod. 357 Magnum comprensiva di 6 proiettili di cui uno esploso; un giubbotto antiproiettile indossato da Nicola Valletta all’atto dell’arresto; una maschera in gomma; un casco integrale da motociclista; un passamontagna, un cappellino e guanti in gomma.
Le armi verranno sottoposte agli opportuni rilievi tecnico scientifici per verificare se siano state già usate in altri eventi delittuosi. Il Fiat Fiorino posto sotto sequestro, è risultato rubato alcuni giorni prima sulla circonvallazione.
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