E’ ricoverato agli Ospedali Riuniti di Foggia, in prognosi riservata, Roberto La Riccia, 26enne foggiano, ferito all’altezza dell’addome da un proiettile calibro 45 esploso contro di lui dal padre Pompeo, pensionato di 67 anni. Ad armare la mano dell’uomo, ex ispettore dell’Asl, l’esasperazione per le continue e sempre più pressanti richieste di denaro avanzate dal figlio, disoccupato.
Il fatto. Ieri sera, intorno alle 22, alla periferia di Foggia, si è consumato il tragico epilogo della vicenda, l’ultimo capitolo di un rapporto ormai logoro: al termine di un violento litigio, il 67enne ha impugnato una vecchia pistola calibro 45 risalente alla seconda guerra mondiale ma perfettamente funzionante e ha sparato all’indirizzo del figlio, ferendolo. Il fatto è avvenuto al Rione Candelaro, in un appartamento delle cosidette "Palafitte", dove gli agenti della squadra mobile hanno arrestato La Riccia con l’accusa di tentato omicidio e detenzione illegale di arma da fuoco. Il ragazzo è stato trasportato al nosocomio cittadino, dove le sue condizioni sono giudicate gravi, ma non disperate. Il proiettile lo ha ferito all'addome sinistro, provocandogli uno squarcio nel fianco che ha richiesto numerosi punti di sutura.
Il precedente. Il ragazzo era stato arrestato per tentata estorsione ai danni dei genitori, sempre dalla squadra mobile foggiana, lo scorso 13 aprile. In quell'occasione, furono gli stessi genitori a denunciare il figlio, esasperati per le continue richieste di denaro che, secondo gli inquirenti, erano finalizzate all'acquisto di sostanza stupefacente. A preoccupare i coniugi La Riccia, in quell'occasione, furono le minacce proferite dal figlio: "Datemi 400 euro o vi ammazzo e brucio la casa".
Tentativo di depistaggio. All'arrivo degli agenti delle volanti e della squadra mobile in viale Candelaro, il padre del 26enne ha provato a depistare gli investigatori dichiarando che il ferimento del figlio era avvenuto fuori casa, tra il pianerottolo ed il cortile. Ma alcune tracce di sangue e una ogiva conficcata nello stipite della porta non sono sfuggite agli agenti della scientifica. Posto di fronte all'evidenza dei fatti, il pensionato è crollato, confessando quanto accaduto e cercando di spiegare tutta la disperazione celata dietro il suo gesto.