Minacce agli agenti durante i controlli allo stadio: arrestato ultras del Foggia
I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Foggia e della Stazione Carabinieri di Foggia San Lorenzo, unitamente a personale della DIGOS della Questura di Foggia hanno proceduto all’arresto in flagranza differita di G.M., classe ’86, ultras della Curva Sud del Foggia. In particolare – ricostruiscono dalla questura -, durante la partita di calcio Foggia-Agropoli, disputatasi lo scorso 8 settembre, il giovane in questione era intervenuto minacciando alcuni militari che stavano procedendo ai consueti controlli svolti durante gli incontri di calcio finalizzati a impedire l’introduzione all’interno dell’impianto sportivo di artifici pirotecnici ed altro materiale vietato.
I VIDEO. Gli accertamenti svolti, in relazione a tale circostanza, da parte dei militari dell’Arma dei Carabinieri e degli Agenti della Digos della Questura di Foggia hanno consentito di identificare, il 33enne anche attraverso l’acquisizione dei video delle telecamere dello Stadio Pino Zaccheria, che risultava avere a proprio carico anche un provvedimento di Divieto di accesso alla manifestazioni sportive (c.d. Daspo).
LA FLAGRANZA DIFFERITA. A seguito delle risultanze investigative il 33enne è stato tratto in arresto in “flagranza differita”, sia per il reato di resistenza a Pubblico Ufficiale che per la violazione del DASPO. Il 33enne, a seguito di convalida, è stato sottoposto alla misura cautelare coercitiva della presentazione giornaliera davanti alla PG. Sono in corso infine le procedure amministrative per l’emanazione di un ulteriore DASPO da parte del Questore di Foggia, quale Autorità Provinciale di Pubblica Sicurezza competente.
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.