Aveva cocaina, marijuana e hashish in casa e in un locale presso il mercato CEP: 41enne arrestato dalla Polizia
Ieri gli Agenti della Polizia di Stato della Squadra Mobile della Questura di Foggia – Gruppo Falchi hanno tratto in arresto il 41enne Antonio Viola.
IL LOCALE AL MERCATO. Durante una perquisizione avvenuta presso i locali del mercato rionale di Viale Kennedy, dove Viola gestisce un’attività commerciale di vendita articoli da regalo gli Agenti hanno rinvenuto, occultato tra le confezioni di articoli depositati sugli scaffali, un involucro di cellophane contenente sostanza verosimilmente stupefacente del tipo marijuana, risultata successivamente essere del peso di grammi 16 circa.
LA CASA. A quel punto gli Agenti hanno estendeso la perquisizione all’abitazione dell’uomo in Viale Candelaro dove hanno rinvenuti 16 grammi di cocaina, circa 100 grammi di hashish e 128 grammi di marijuana. Nel vano soggiorno, all’interno di un mobile, sono stati rinvenuti quattro fogli di carta con dati contabili relativi alla presunta attività di spaccio. Altro materiale idoneo al confezionamento dello stupefacente, del medesimo tipo di quello utilizzato per confezionare le dosi rinvenute, è stato trovato all’interno dei pensili della cucina. Le sostanze stupefacenti rinvenute sono state sottoposte ad esame narco-test da parte polizia scientifica, risultando fortemente indicative ai reagenti per la ricerca di hashish, cocaina e marijuana.
I CONTANTI E L’ARRESTO. L’uomo, inoltre, è stato trovato in possesso della 1230€ in contanti, somma ritenuta provento dell’attività di spaccio che è stata sequestrata. L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato condotto presso la locale Casa Circondariale a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.