Da incentivi per i dehors a steward antialcol, le associazioni di categoria lanciano il Piano contro la "malamovida"
Forte preoccupazione per gli effetti dell’ordinanza sindacale in materia di “malamovida”, pubblicata l’11 marzo scorso, che incide in modo significativo sull’attività economica delle imprese operanti. A esprimerla sono le associazioni di rappresentanza delle imprese del commercio, dell’artigianato e dei servizi – Confcommercio Foggia, Confartigianato, Confesercenti e CNA Foggia.
IL DIALOGO. A seguito della mancata risposta da parte dell’Amministrazione comunale alla richiesta di confronto inviata in data 13 marzo e successivamente sollecitata il 4 aprile, le associazioni - si legge in una nota stampa - ribadiscono con determinazione la propria disponibilità al dialogo e avanzano una proposta concreta per affrontare le criticità in modo condiviso: la costruzione di un Piano integrato di interventi per il centro di Foggia, ispirato alle migliori esperienze italiane di rigenerazione urbana.
NON SOLO REPRESSIONE. Le sfide poste dalla gestione della movida - a giudizio delle associazioni - non possono essere affrontate unicamente attraverso divieti e restrizioni orarie. La proposta prende le mosse da un concetto chiave: il centro cittadino deve tornare a essere un luogo vitale, sicuro, attrattivo e sostenibile. Per farlo, occorre agire su più fronti in modo coordinato e strategico, superando la logica dell’emergenza per adottare una visione di medio-lungo periodo. " I temi da affrontare sono numerosi: desertificazione commerciale, scarsa illuminazione, senso di insicurezza…
Così anche la cosiddetta “movida” non è solo un tema di ordine pubblico, ma riguarda il modello di città che vogliamo costruire" .
LE REGOLE. "Noi - proseguono le associazioni - immaginiamo una movida responsabile, inclusiva e qualificata, che favorisca l’incontro tra persone, l’offerta culturale, la promozione dei talenti locali e la vita economica serale. Una città viva – siamo tutti d’accordo - non è una città caotica, ma una città capace di regolare e accompagnare i fenomeni urbani, valorizzando il potenziale di chi investe, crea lavoro e offre servizi.
Siamo d’accordo sul definire regole chiare e sostenibili, fasce orarie equilibrate, ma è necessario pensare a incentivi per chi promuove una qualità alta dell’offerta come, a esempio, l’erogazione di contributi per i locali per l’acquisto di arredi come dehors e serramenti antirumore oppure l’attivazione di un servizio steward, come già esiste in altre città, che sia da supporto per la sicurezza e il rispetto delle misure antialcol" .
UN TAVOLO DI CONFRONTO. Le associazioni firmatarie si rendono disponibili fin da subito a lavorare per l’attivazione di un percorso che possa trasformare il tema della “malamovida” da emergenza da contenere in opportunità di rigenerazione urbana e sociale.
Confcommercio Foggia, Confartigianato, Confesercenti e CNA Foggia rinnovano, pertanto, con forza la richiesta di un incontro formale con l’Amministrazione e propongono di avviare quanto prima un tavolo di confronto sul futuro del centro cittadino.
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