Bambina nasce in ambulanza, la madre è ospitata nel CARA di Borgo Mezzanone
"È stato un mix emozioni: c'era la paura di non farcela perché dovevo schiacciare sull'acceleratore mentre i miei colleghi mi dicevano di sbrigarmi, e poi la gioia di aver visto nascere quella bambina". Andrea, 32 anni di Trinitapoli, è ancora emozionato per quanto vissuto ieri quando nell'ambulanza che guidava è nata una bambina lungo il tragitto per l'ospedale.
DA BORGO MEZZANONE. La mamma, una donna di 30 anni straniera ospitata nel centro di accoglienza per richiedenti asilo di Borgo Mezzanone, ha avuto le doglie e così dal centro è stato allertato il 118. "Non è zona nostra perché dipendiamo dalla Asl Bat ma nel Foggiano non c'erano ambulanze disponibili e siamo intervenuti noi", ha dichiarato all'ANSA l'autista che lavora nel 118 da quando aveva 18 anni.
I SOCCORRITORI. "Mai mi era successa una cosa simile", prosegue. "Quando siamo arrivati, la partoriente era restia, non voleva che qualcuno dell'equipe la toccasse così l'abbiamo presa e messa sul mezzo", racconta. Con lui c'erano "un infermiere di 30 anni, Davide, e una soccorritrice di 40 anni, Giuseppina: tutti giovani e con un grande senso di responsabilità. Alle 19 il traffico a Foggia era infernale e noi dovevamo raggiungere nel più breve tempo possibile il policlinico Riuniti. Ero all'ultima rotatoria quando ho sentito un grande sospiro. Arrivato davanti all'ospedale, sono sceso e ho aperto il portellone e mentre la barella lasciava il mezzo la piccola è nata". Mamma e neonata stanno bene e sono in ospedale. "È stato bellissimo, un intreccio di emozioni che né io né i miei colleghi dimenticheremo mai", conclude.
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