La “banda del buco” colpisce un bar in Via Matteotti, rubati soldi dalla cassa e dalle slot machine
Ancora un colpo messo a segno dalla “banda del buco”, stavolta a farne le spese è stato un bar di via Matteotti a cui sono stati rubati i soldi dalla cassa e sono state aperte e svuotate due slot machine.
IL FORO. La tecnica è sempre la stessa, si approfitta della presenza di locali attigui vuoti per poter praticare un foro nel muro lavorando con calma senza poter essere visti dall’esterno. In una nota i Carabinieri che si tratta dall’ennesimo furto avvenuto in questo modo che “appare difficile comprendere come nessuno si sia mai accorto, a maggior ragione nel cuore della notte, dell'inevitabile frastuono del rimbombare di colpi di piccone su di un muro. Nessuna chiamata è infatti mai giunta al numero di emergenza, il 112, per avvisare di rumori "sospetti" che, nel silenzio notturno, avevano disturbato il sonno o qualsivoglia altra attività”.
CHIAMARE SEMPRE. Nella nota inoltre i militari scrivono che “intendono rassicurare la popolazione sul fatto che l'anonimato del cittadino coscienzioso, che si premuri di dare l'allarme per la probabile commissione di un reato in corso, verrà sempre tutelato, e che mai potrà essergli rimproverato nulla se poi, alla fine, l'allarme dovesse fortunatamente rivelarsi immotivato. Meglio una verifica in più che un furto”.
CONTROLLI PREVENTIVI. L'Arma infine - conclude la nota - si rende inoltre disponibile a raccogliere le preventive segnalazioni di chi, avendo esercizi o attività commerciali attigui a locali abbandonati o comunque vuoti, tema di poter rimanere vittima di furti perpetrati con lo stesso modus operandi, per effettuare controlli più mirati e per dare anche alcuni preziosi consigli per evitare spiacevoli sorprese.
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.