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Il Foggia gioca ma non sfonda in attacco, con il Benevento è 0-0 allo Zaccheria

Il Foggia impatta in casa contro il Benevento 0-0 nella decima giornata del campionato di C in una gara in cui non è riuscito a sfondare il muro beneventano e ha mancato in finalizzazione nella manovra offensiva. Peccato per lo Zaccheria che non ha mai smesso di incitare i rossoneri e che meritava un risultato diverso. Cudini conferma il 3-4-1-2 con Salines, Carillo e Rizzo davanti a Nobile, Garattoni e Vezzoni agiscono da esterni di centrocampo con Marino in cabina di regia e Di Noia accanto a lui mentre Schenetti ha il solito compito di ispirare le punte Tonin e Beretta, quest’ultimo preferito a Peralta per un attacco con più muscoli. Andreoletti sceglie il 3-4-2-1 con Paleari tra i pali, linea difensiva composta da El Kaouakibi, Pastina e Berra mentre in mediana vanno Karic, Agazzi, Talia, Improta con Ciano e Kubica alle spalle dell’unica punta, l’ex fischiatissimo Alexis Ferrante. 

AGONISMO. Parte più aggressivo il Benevento che quando attacca porta quattro uomini in area costringendo il Foggia a giocare di rimessa. I rossoneri crescono però col passar dei minuti e fanno incetta di corner. La partita si gioca su spazi stretti, con pressing asfissiante da una parte e dall’altra. Di occasioni vere, però, non se ne vedono se non tentativi dalla distanza dei rossoneri che non sortiscono alcun effetto concreto. Lo Zaccheria apprezza l’agonismo messo in campo dagli uomini di Cudini e li spinge, e al 33’ Tonin ha la prima grande chance: il ‘9’ rossonero sfrutta un rimpallo e si presenta a pochi passi da Paleari in area ma è impreciso e mette a lato. Il Foggia prende le misure al Benevento e palleggia bene, e al 37’ Schenetti per poco non trova l’eurogol con un tiro-cross che costringe Paleari agli straordinari. In attacco, però, il Foggia pecca in finalizzazione: Tonin si muove spesso anche fuori dall’area mentre Beretta fa a sportellate con i difensori campani. Al riposo si va quindi sullo 0-0. 

IL MURO BENEVENTANO. Nella ripresa, è Di Noia a impegnare subito da fuori Paleari. Al 53’ Lo Zaccheria urla al gol: cross perfetto di Garattoni, Vezzoni è al posto giusto nel momento giusto ma manda a lato di testa. Primi cambi nel Benevento dove Bolsius rileva uno spento Ferrante mentre Kubica fa posto a Masciangelo. Cudini, invece, decide di dare maggiore linfa all’attacco rossonero e manda in campo Embalo e Tounkara per Tonin e Beretta. Il Foggia fa girar bene la palla ma il Benevento chiude bene gli spazi in area. I campani si fanno vedere su calcio piazzato e al 67’ Nobile compie un miracolo su una punizione di Ciano che sembrava destinata all’angolino basso alla sua destra mentre poco dopo è Schenetti ad avere la palla buona in area ma Paleari blocca a terra. La gara si mantiene in equilibrio e a nulla servono i tiri dalla distanza di Bolsius da una parte e Marino dall’altra. Lo Zaccheria spinge senza sosta e Cudini si gioca anche la carta Martini che rileva Marino. Il Benevento gestisce il possesso palla e lascia l’iniziativa al Foggia che accusa però la stanchezza col passar dei minuti. Si scalda anche Cudini in panchina che rimedia un giallo poi manda in campo Odjer per Schenetti che non ne ha più e Fiorini per un generoso Di Noia. Al 90’ Embalo fa tremare la traversa su punizione, e su questa chance si spegne la partita. Finisce senza reti allo Zaccheria. La sensazione è che con un po' più di cattiveria in avanti, i rossoneri avrebbero potuto portare a casa i tre punti.

di Saracino Nicola


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