Foggia - Bigene: in viaggio lungo l'asse della solidarietà
Il reportage di Alessandro Centra, Alfredo Urbano, Michele Angler e Antonio Corbi
Il nuovo anno è nato sotto la stella
della solidarietà per Alessandro Centra, foggiano doc che, assieme ai fotografi
Alfredo Urbano, Michele Angler e Antonio Corbi è tornato per la seconda volta
in terra d’Africa a supportare la missione di Don Marco Camilletti.
IL SENSO
DEL VIAGGIO. Figlio del dott. Giuseppe Centra, già Primario di Radiologia agli
OO.RR. di Foggia, Presidente del Rotary Club e promotore della costruzione di
un reparto maternità nel villaggio di Bigene, laddove si contano tassi di
mortalità infantile elevatissimi e assenza pressoché totale di molti beni di
primaria necessità e sostentamento. Progetto, quello del reparto di maternità,
ultimato all’incirca due anni fa e purtroppo mai visto con gli occhi dal dott.
Centra, venuto a mancare poco prima della conclusione dello stesso. “Per questo
motivo ho deciso di partire per la Guinea, pur non essendo medico: sentivo la
necessità di continuare il lavoro di papà in questa terra - racconta il figlio,
Alessandro -. Durante l’anno ho organizzato a Foggia diverse raccolte fondi e
in una di queste ho conosciuto Alfredo, di professione fotografo, che è voluto
venire qui con me insieme ai fotografi e videomaker Antonio e Michele”.
IL
REPORTAGE. Lo scopo della loro presenza è stato quello di realizzare un
reportage che racconti “la vita nel villaggio, i sorrisi dei bambini, il lavoro
svolto da Don Marco e la semplicità della
vita degli abitanti di Bigene”. Queste foto hanno l’ambizione di divenire poi
una mostra e dalla vendita delle immagini ricavare dei fondi per la costruzione
di un pozzo in Guinea Bissau. “Viviamo le nostre vite così
freneticamente che neanche immaginiamo che, in altre parti del mondo, ci sono
persone e bambini alle quali mancano beni per noi scontati, come l’acqua. Don
Marco Camiletti, a Bigene da ormai 7 anni, persona straordinaria anch’egli di
Foggia, è stato il faro e il punto di riferimento in questa missione.
IL
RACCONTO. C’è una parte di Foggia
positiva che cerca di fare cose buone, che non è indifferente alle difficoltà
altrui, “che sa che la vita non è fatta solo di ‘soldi’, ma che la felicità si
concretizza in buone azioni e sorrisi. Grazie
al Rotary Club, e soprattutto grazie al mio papà – copnclude Alessandro - : se non fosse stato per lui non
sarei stato in Guinea Bissau e non avrei mai visto la bellezza infinita di
questa terra: è un viaggio che ti cambia la vita”. Alessandro & gli altri
protagonisti del viaggio sono già impegnati in incontri e racconti in giro per
la città di Foggia, con scuole, associazioni e parrocchie e saranno tra i
protagonisti della festa per i 15 anni di Solidaunia – La Daunia per il mondo,
in programma al Teatro del Fuoco il 28 febbraio.
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