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Da bomber e re a 'bidone' e 'fuffulecchio': il paradosso di Iemmello, segna ma viene criticato

Capocannoniere, con 11 reti. Un soprannome che ne testimonia lo ‘scettro’: il Re (anche se, visto il nome di battesimo, andrebbe chiamato lo ‘zar’). Una telenovela estiva che ne ha fatto una mosca bianca del calcio italiano, per il suo attaccamento alla maglia. Poi, però, basta un gol mangiato (non c’è altra definizione e lo sa benissimo anche lui), per togliergli la corona e definirlo – cogliamo qua e là qualche espressione usata sui social – “bidone”, “pesce fuor d’acqua”, “fuffulecchio”…

LE CRITICHE. È il paradossale caso di Pietro Iemmello. Il numero 9 del Foggia sabato sera ha segnato ancora, ma nella mente e negli occhi dei tifosi rossoneri è rimasto solo il suo errore sotto porta, che sarebbe valso il 3-2 e due punti in più in classifica. Come domenica scorsa, quando aveva realizzato il pari contro la Juve Stabia, ma nei bar si parlava solo del suo errore (clamoroso anche quello) sotto porta, qualche minuto prima. Iemmello avrebbe potuto realizzare ancora più gol di quanti ne ha fatti e deve migliorare: di questo, siamo sicuri, ne è convinto anche lui. E non farà fatica neppure ad ammettere di aver sbagliato dei gol incredibili in stagione (compreso un rigore nella partita stregata con il Monopoli).

I GOL. Magari non accetterà con la stessa eleganza di sentirsi dire che non si impegna: se c’è una partita nella quale Iemmello è stato davvero irritante, è stata la prima, a Pagani. Come tutta la squadra. Poi, l’impegno, non è stato più in discussione: perché contro la Juve Stabia avrà anche sbagliato un gol già fatto, ma il pareggio di testa non era per nulla semplice; a Rieti avrà anche segnato di petto facile facile, ma il gol di sinistro sotto la traversa se lo è inventato da solo, così come la rete al Cosenza (giusto per fare un altro esempio).

L’EQUILIBRIO. Ecco perché stona l’astio che nelle ultime ore si è riversato contro il bomber rossonero (per non parlare del trattamento riservato ad altri ‘senatori’), ‘colpevole’ di aver sbagliato un gol. Non vogliamo difendere nessuno – e nelle interviste post partita non abbiamo lesinato critiche a un primo tempo incredibilmente deludente -, ma servirebbe più equilibrio, da parte di tutti, nelle critiche. Non va osannato Iemmello a ogni tocco di palla solo per essere il ‘Re’, non si può crocifiggere a un gol sbagliato. Soprattutto, perché, giusto per ricordarlo, stiamo parlando del capocannoniere. Sì, quello stesso Iemmello di questa estate, del #liberateiemmello con cui era stata invasa la bacheca Facebook dello Spezia,. Sì, sì quello stesso Iemmello ‘fuffulecchio’…

di Redazione 


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