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Calcio Foggia, il neo allenatore Corda: “Ora voglio intensità, all'inizio neanche il Foggia di Zeman aveva qualità”.

“Per esprimere qualità di gioco occorre tempo, quello che invece non deve mai mancare, a partire da domenica, è la fame e l'intensità. Capisco che Foggia è abituata al bel gioco ma anche la squadra di Zeman all'inizio non esaltava la piazza”.

GIOCO MASCHIO O QUALITA'?. Parole di Ninni Corda, ufficialmente presentato come neo allenatore del Calcio Foggia in occasione della consueta conferenza stampa della vigilia, in vista della seconda gara di campionato Foggia-Agropoli. Espletate le pratiche burocratiche, il mister potrà normalmente sedere in panchina. A lui toccherà voltare pagina rispetto alla prestazione di Fasano. Su cosa punterà per mostrare un Foggia migliore all'esordio allo Zaccheria in campionato? Sollecitato da Foggia Città Aperta, il tecnico sardo esprime il suo pensiero sull'eterno dilemma tra cosa è meglio: il gioco maschio e redditizio o la qualità in campo: “Sono aspetti che devono andare di pari passo” risponde Corda. “Di certo non basta distruggere il gioco degli avversari e affidarsi a lanci lunghi per ottenere risultati ma per avere un buon palleggio occorre tempo e bisogna avere pazienza. Siamo insieme da solo un mese e dopo così poco tempo neanche il Foggia di Zeman riusciva a esaltare la piazza. Quello che invece non deve mai mancare, a partire dalla prossima gara, è la voglia di vincere i contrasti, l'intensità e la fame”. Sulla qualità, poi, Ninni Corda aggiunge una postilla neanche tanto casuale: “Se parliamo di qualità e pensiamo proprio al Foggia di Zeman, quella squadra divertiva e dava spettacolo verticalizzando e arrivando in porta con 2-3 passaggi. Qualità non significa avere un eccessivo fraseggio”.

L'ADDIO DI MANCINI. Il riferimento induce a pensare a uno dei motivi per cui si è giunti in rotta di collisione con l'ex allenatore Amantino Mancini che su instagram aveva salutato la piazza affermando di “non aver potuto mettere in pratica la propria idea di calcio”. Corda, tuttavia, rivela di aver insistito molto per convincerlo a non andare via: “Lunedì scorso abbiamo fatto una lunga chiacchierata e ho insistito per invitarlo a proseguire. Mancini, tuttavia, è stato irremovibile. Evidentemente ha pensato alle troppe pressioni da dover vivere qui a Foggia. Quando sei calciatore puoi dividerle tra tutto il gruppo mentre da allenatore devi addossartele tutte da solo”.

VERSO FOGGIA-AGROPOLI. Intanto, però, sarà sempre il campo a dare i responsi. Ninni Corda, contro l'Agropoli, promette un Foggia differente sotto l'aspetto dell'impegno e della determinazione: “Ho chiesto di avere più intensità e padronanza della partita. Giocherà solo chi ha i novanta minuti nella gambe. Non dobbiamo essere presuntuosi così come è successo a Fasano ma sono fiducioso perchè in settimana ho visto una squadra compatta e vogliosa. Intanto, al pubblico, chiedo di essere il nostro 12esimo uomo in campo. Qui non è un luogo comune e me ne sono accorto in coppa contro il Nardò”.
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di Michele Gramazio


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