“Sono contento per tutta Foggia. Siamo felici, è stato un ottimo lavoro di squadra. Ora è possibile affrontare il campionato con più certezze”.
IUDICA 'A SORPRESA'. È raggiante dall'altro capo del telefono l'avvocato Fabio Iudica tanto da stentare a riconoscerlo. Il legale, prescelto dal Foggia calcio nel
processo per il pagamento dei compensi in nero, per un attimo smette i panni del professionista rigoroso che in questi mesi abbiamo imparato ad apprezzare per la sua competenza e si lascia andare. La sua più che una soddisfazione personale sembra un'esultanza dedicata a chi in questo periodo ha visto trepidare: “Sono contento per tutta Foggia,
è un risultato importante. Posso dire che siamo felici, abbiamo fatto un lavoro di squadra ottimo con i colleghi dello studio associato, coordinato con i legali che hanno difeso i dirigenti. Ora il campionato si può affrontare con più certezze”.
I PROVVEDIMENTI. Il Foggia calcio
ha vinto l'appello su tutta la linea. Sconfessate invece le accuse della Procura federale (ricorsi contro il Foggia e contro il proscioglimento di Fares e Ursitti entrambi respinti) e quelle dell'Entella il cui ricorso è stato giudicato inammissibile. Significativi sconti di pena anche per i dirigenti della società rossonera. Per Fedele Sannella non più la radiazione ma 3 anni di squalifica mentre scende da quattro a un solo anno la sospensione del fratello Franco. Annullate poi le squalifiche del mister Roberto De Zerbi e di tutto il suo staff così come quelle nei confronti dei calciatori che hanno preferito non patteggiare tra cui l'attuale rossonero Luca Martinelli.
LA SENTENZA. “Devo dire che è andata oltre ogni più rosea previsione– prosegue Iudica che poi analizza la decisione: “In realtà – ragiona - stando ai fatti, la Corte federale ha solo ristabilito un grado di equità nella vicenda anche se occorrerà fare valutazioni al deposito delle motivazioni. Il problema è che si avvertiva la volontà di voler dare un segnale, considerati i casi che hanno coinvolto anche altre squadre. C'è stato un grosso movimento mediatico. Noi eravamo i primi a dover affrontare il processo e temevamo una sentenza politica”.
LE MOTIVAZIONI. Si comprende allora il compiacimento del legale milanese che in appello ha smontato puntigliosamente gli attacchi della Procura: “La prima sentenza – svela - era poco motivata; abbiamo basato tutto il nostro ricorso sulla scarsezza di motivazioni rispetto alla sanzione afflitta e devo dire che dobbiamo aver convinto i giudici. Speriamo a questo punto che la Corte Federale si prenda il tempo giusto per stilare motivazioni complete”.
IL TERZO GRADO. Non ha fretta Iudica ma intanto si prepara all'eventuale terzo grado: “La Corte ha dieci giorni per il deposito delle motivazioni poi è possibile presentare ricorso al Collegio di garanzia del Coni nei successivi trenta giorni. Incrociamo le dita ma credo che l'Entella e la Procura troveranno il modo di presentare appello quindi oggi ci godiamo questa soddisfazione ma al di là della nostra decisione dovremo farci trovare pronti al nuovo processo”.