Stampa questa pagina

Foggia calcio, penalizzazione dimezzata. Iudica soddisfatto: “Sentenza più equa, contento per la città”

La Corte federale riduce da -15 a -8 la penalizzazione della società rossonera

“Sono contento per tutta Foggia. Siamo felici, è stato un ottimo lavoro di squadra. Ora è possibile affrontare il campionato con più certezze”.

IUDICA 'A SORPRESA'. È raggiante dall'altro capo del telefono l'avvocato Fabio Iudica tanto da stentare a riconoscerlo. Il legale, prescelto dal Foggia calcio nel processo per il pagamento dei compensi in nero, per un attimo smette i panni del professionista rigoroso che in questi mesi abbiamo imparato ad apprezzare per la sua competenza e si lascia andare. La sua più che una soddisfazione personale sembra un'esultanza dedicata a chi in questo periodo ha visto trepidare: “Sono contento per tutta Foggia, è un risultato importante. Posso dire che siamo felici, abbiamo fatto un lavoro di squadra ottimo con i colleghi dello studio associato, coordinato con i legali che hanno difeso i dirigenti. Ora il campionato si può affrontare con più certezze”.

I PROVVEDIMENTI. Il Foggia calcio ha vinto l'appello su tutta la linea. Sconfessate invece le accuse della Procura federale (ricorsi contro il Foggia e contro il proscioglimento di Fares e Ursitti entrambi respinti) e quelle dell'Entella il cui ricorso è stato giudicato inammissibile. Significativi sconti di pena anche per i dirigenti della società rossonera. Per Fedele Sannella non più la radiazione ma 3 anni di squalifica mentre scende da quattro a un solo anno la sospensione del fratello Franco. Annullate poi le squalifiche del mister Roberto De Zerbi e di tutto il suo staff così come quelle nei confronti dei calciatori che hanno preferito non patteggiare tra cui l'attuale rossonero Luca Martinelli.

LA SENTENZA. “Devo dire che è andata oltre ogni più rosea previsione– prosegue Iudica che poi analizza la decisione: “In realtà – ragiona - stando ai fatti, la Corte federale ha solo ristabilito un grado di equità nella vicenda anche se occorrerà fare valutazioni al deposito delle motivazioni. Il problema è che si avvertiva la volontà di voler dare un segnale, considerati i casi che hanno coinvolto anche altre squadre. C'è stato un grosso movimento mediatico. Noi eravamo i primi a dover affrontare il processo e temevamo una sentenza politica”.

LE MOTIVAZIONI. Si comprende allora il compiacimento del legale milanese che in appello ha smontato puntigliosamente gli attacchi della Procura: “La prima sentenza – svela - era poco motivata; abbiamo basato tutto il nostro ricorso sulla scarsezza di motivazioni rispetto alla sanzione afflitta e devo dire che dobbiamo aver convinto i giudici. Speriamo a questo punto che la Corte Federale si prenda il tempo giusto per stilare motivazioni complete”.

IL TERZO GRADO. Non ha fretta Iudica ma intanto si prepara all'eventuale terzo grado: “La Corte ha dieci giorni per il deposito delle motivazioni poi è possibile presentare ricorso al Collegio di garanzia del Coni nei successivi trenta giorni. Incrociamo le dita ma credo che l'Entella e la Procura troveranno il modo di presentare appello quindi oggi ci godiamo questa soddisfazione ma al di là della nostra decisione dovremo farci trovare pronti al nuovo processo”.
Contenuto sponsorizzato

di Michele Gramazio


ALTRE NOTIZIE

 COMMENTI
  •  reload