Il Foggia non si ferma più, gol e spettacolo allo Zaccheria: i rossoneri liquidano il Campobasso 5-2
Primo tempo sofferto, poi la rimonta: doppietta di Merola, reti di Sciacca, Garofalo e Curcio
Il Foggia è reduce da tre vittorie consecutive e pregusta un finale di campionato in salita alla ricerca di posizioni migliori nella griglia playoff. Di fronte un Campobasso cui sono necessari punti importanti in chiave salvezza. (foto Enrico Maggi).
FORMAZIONI. Squadra che vince non si cambia, Zeman conferma
gli undici che hanno strapazzato il Catania e che, in conferenza stampa, il
mister ha confermato essere la formazione che, in questo momento, gli dà più
garanzia. Il Campobasso si schiera con un 4-3-1-2 con Candellori più arretrato
nel tridente rispetto a Liguori e Rossetti.
PRIMO TEMPO. (in corso) La partenza del Foggia
è una replica della gara con il Catania e al 3’ i rossoneri sono già in
vantaggio. Lancio col contagiri di Petermann per Merola che è tenace nel
raggiungere il pallone, approfitta di un pasticcio tra portiere e difensore e
insacca in porta. Il Campobasso reagisce subito e al 7’ dopo un’ottima azione
orchestrata da Rossetti, il pallone finisce in posizione centrale a Persia che
calcia dai venti metri alto sulla traversa. I ritmi restano alti e Rocca di
rasoterra impegna in tuffo Raccichini solo sessanta secondi dopo. Scivolta
Garattoni al 13’ in piena area di rigore, si apre un’autostrada per Pace che
però di petto si allunga il pallone e consente la presa in uscita a Dalmasso.
Un minuto dopo il Campobasso reclama il rigore. Dribbling a rientrare di
Liguori per Di Pasquale, contatto dubbio ma l’arbitro lascia correre. Su azione
d’angolo gli ospiti vanno vicini al gol con il colpo di testa di Menna che
rimbalza pericolosamente davanti a Dalmasso ma termina sul fondo. Il pareggio è
rimandato solo di un minuto. Cross al bacio di Liguori per il liberissimo Bontà
che, di testa, non sbaglia e insacca in rete. Al 26' gli ospiti partono in contropiede con Tenkorang che sembra in netto fuorigioco. L'assistente arbitrale fa proseguire ma il centrocampista rossazzurro davanti a Dalmasso si impappina e serve Rossetti a quel punto segnalato in offside. Dopo una mezzora ad alti ritmi i calciatori rifiatano fino allo scoccare del tempo. Rossetti servito da Liguori indovina, con un tiro a giro, l'angolino lontano dove Dalmasso non può arrivarci. All'intervallo ospiti in vantaggio.
SECONDO TEMPO. La ripresa inizia con un triplo cambio nel Foggia. Zeman sostituisce i due terzini. Martino e Nicolao prendono il posto di Garattoni e Rizzo, Garofalo subentra a Rocca. La mossa, in un modo o nell'altro, ha un effetto immediato. Transizione a centrocampo, Petermann scarica per Merola che fulmina Raccichini per l'immediato pareggio. Al 57' cross di Martino sul secondo palo, Curcio si avventa di testa ma commette fallo su Fabbriani. Ancora sull'asse Martino-Curcio il Foggia spinge, Curcio rimette al centro, si salva Pace su Ferrante. Dall'angolo successivo scaturisce il controsorpasso. Curcio di testa impegna Raccichini ma il tap-in di Sciacca è vincente. Al 71' sfonda Merola sulla destra cross arretrato per Curcio, sulla respinta della difesa si avventa Ferrante all'altezza del dischetto ma la sua conclusione è svirgolata. Curcio al 73' tenta l'eurogol in sforbiciata sul pallone scodellato da Sciacca in area ma Menna devia in angolo. Ancora Ferrante sbaglia la più facile delle occasioni colpendo di testa in maniera debole e centrale sul cross invitante di Di Paolantonio. Il bomber argentino cerca di farsi perdonare con un bolide dal vertice dell'area destra che sfiora l'incrocio. Subito dopo nuovi cambi nel Foggia, Gallo e Turchetta subentrano a Di Paolantonio e all'applauditissimo Merola. La partita nella partita di Ferrante prosegue all'83' con un rasoterra respinto in tuffo da Raccichini. Un buco di Martino sulla destra permette a Bolsius di penetrare in area dalla sinistra fin sul fondo. L'assist per Tenkorang è contenuto da Dalmasso. Per Ferrante la saga degli errori prosegue. Nicolao lo serve dalla sinistra ma il colpo di testa è ancora una volta strozzato e debole. Tocca allora a Garofalo far esplodere lo Zaccheria. Con un pallonetto Petermann scavalca la difesa e Garofalo di destro batte Raccichini, non proprio incolpevole. Martino al 90' sventa di testa il colpo di testa a botta sicura di Candellori prima dell'inizio dei cinque minuti di recupero. Giusti in tempo quelli per far realizzare a Curcio la ciliegina della torta finale di sinistro rasoterra all'angolino. Finisce 5-2 con quattordici gol in tre partite, sessantadue gol totali, più di ogni altra squadra di serie C. Numeri che riportano alla ordinaria primavera zemaniana.
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