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Cuore, grinta... e tre a zero: il Foggia rimonta l'Audace Cerignola e vola ai quarti di finale playoff

Serviva la partita perfetta, una di quelle notti che non dimentichi. Un’impresa da vivere fino all’ultimo secondo, quando la speranza si trasforma in certezza. E così è stato. Allo Zaccheria il Foggia rimonta incredibilmente l’Audace Cerignola per 3-0 e vola ai quarti di finale playoff della fase nazionale. Serviva mettere dentro la palla, ma soprattutto serviva cuore, e i rossoneri hanno avuto tutto questo. Rossi propone gioco-forza Dalmasso in porta, in linea difensiva Rizzo e Kontek fanno compagnia a Rutjiens mentre in mediana Petermann ritrova una maglia da titolare con Frigerio e Di Noia interni e Bjarkason e Costa esterni alti; in avanti, Peralta e Beretta formano il duo d’attacco. Sulla sponda gialloblu, Pazienza conferma il 3-5-2 con Saracco in porta, in difesa Blondett, Allegrini e Ligi; centrocampo formato da Coccia, Langella, Tascone, Sainz-Maza e Russo mentre in avanti D’Andrea e Malcore hanno il compito di impensierire la difesa rossonera.

OCCASIONI MANCATE. Il Foggia parte subito in forcing ma al 6’ è Malcore a ritrovarsi tra i piedi una buona palla dopo un rimpallo, con Dalmasso che blocca sicuro. I rossoneri fanno girar bene la palla e cercano spesso gli inserimenti di Frigerio e Di Noia ma l’Audace chiude bene gli spazi. Al 18’ è Costa a far venire un sussulto allo Zaccheria con la sua punizione che finisce di poco a lato. Atleticamente, è tutto un altro Foggia rispetto al Potenza e a quello visto al Monterisi giovedì: maggiore aggressione, buon possesso palla, più corsa nelle gambe. La grande chance per passare capita al 33’ sui piedi di Kontek che, a due passi da Saracco sugli sviluppi di un calcio d’angolo, manda incredibilmente alto.

LA RIMONTA. Nella ripresa Rossi manda subito in campo Leo per Rutjens. Pazienza, invece, sostituisce Allegrini con D’Ausilio. Bjarkason è subito pericoloso e colpisce la parte alta della traversa con un colpo di testa. Poco dopo, fuori anche Di Noia per Schenetti, nel tentativo di aumentare il peso specifico della pericolosità rossonera in attacco. Girandola di cambi anche nell’Audace: fuori Malcore per Achik e Langella per Bianco. Il Cerignola non sta a guardare e quando può, si affaccia dalle parti di Dalmasso. Come al 55’ quando Sainz Maza sfonda centralmente ma spara alto. Gli animi si scaldano, Saracco si becca con la Nord e ne approfitta per perdere qualche minuto. Si gioca praticamente su una metà campo, quella gialloblu. Ma con Peralta spesso lontano dall’area e Beretta che gioca più che altro spalla alla porta, i rossoneri non creano particolari grattacapi ai cerignolani. Al 63’ Saracco ha il suo bel da fare, però, per sventare un colpo di testa ravvicinato di Kontek e, subito dopo, una potente conclusione da fuori di Petermann. Ci prova anche Peralta al 76’ ma il numero uno cerignolano neutralizza senza patemi. Il Foggia fa incetta di corner e su uno di questi segna: è Schenetti al 78’ a bucare Saracco per l’1-0 del Foggia. Lo Zaccheria ci crede e Petermann poco dopo spaventa ancora il Cerignola con una conclusione da fuori. Pazienza corre ai ripari e manda in campo Samele e Righetti, rispettivamente al posto di D’Andrea e Coccia. Delio Rossi si gioca il tutto per tutto: fuori Costa per Iacoponi, con tre punte in avanti. All’88’ l’arbitro sorvola su una possibile trattenuta a Beretta in area. I minuti passano e al 93’ è Frigerio a regalare il 2-0 con un bolide da fuori area imprendibile per Saracco. Il Foggia si getta in avanti con la forza della disperazione a all’ultimo respiro Kontek, sugli sviluppi di un corner, indovina l’angolo e fa esplodere lo Zaccheria per il 3-0. Esce anche Di Pasquale per Peralta. Il Cerignola non ci crede, il Foggia è in lacrime. Ai quarti di finale ci vanno gli uomini di Rossi. Ora è tutta un’altra storia.

di Saracino Nicola


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