Chiude la G&W Electric (Ex Tozzi), i sindacati: "Atto ignobile che mette a dura prova il territorio"
Nella giornata di mercoledì, la Direzione aziendale della G&W Electric di Foggia ha convocato la rappresentanza sindacale per comunicare l'avvio della procedura di licenziamento collettivo per 114 lavoratori.
Lo stabilimento realizza quadri elettrici di bassa e media tensione ed è attivo sul territorio da 50 anni, ma è stato rilevato dalla società americana nel 2019 dal gruppo Tozzi.
LA CHIUSURA. Secondo quanto scrivono in una nota Fim, Fiom e Uilm: “A detta dell'azienda la situazione economica e finanziaria della Società è sempre stata di altissima gravità" e gli alti costi di produzione, acuiti dalla pandemia e dalla crisi energetica, sono divenuti nel tempo insostenibili”. Per quanto ci è dato sapere - continuano i sindacati - la precedente proprietà aveva già contratto una situazione debitoria importante dalla quale, nonostante i tentativi di risanamento ed i sostanziosi investimenti della nuova società, pare non esserci stata altra via d'uscita. Inoltre, sempre a detta della società americana, le ingenti perdite registrate fino ad oggi non hanno potuto evitare la cessazione dell'attività”.
NESSUN SEGNALE. “Ciononostante - prosegue la nota - durante i vari incontri sindacali susseguitisi negli ultimi anni, l'azienda non ha mai esternato particolari preoccupazioni circa l'andamento produttivo o economico societari. Al contrario, i vertici aziendali hanno sempre dato buone prospettive di crescita alle rappresentanze sindacali, dovute anche ad un bacino considerevole di commesse ed a previsioni di crescita per il comparto elettrico che avverrà nei prossimi anni in Italia, ma anche in Europa".
UN DURO COLPO. Appresa quindi la notizia, le rappresentanze sindacali hanno convocato un'assemblea con le lavoratrici ed i lavoratori per spiegare quanto stesse accadendo. “Ciò che più ci lascia sgomenti - scrivono Fim, Fiom e Uilm - è senz'altro l'immediatezza con la quale l'azienda ha agito, senza alcun confronto preventivo né con la rappresentanza sindacale interna né con le scriventi segreterie territoriali. II grave atto perpetrato a danno
delle lavoratrici e dei lavoratori di Capitanata, cade come un fulmine a ciel sereno sulle tante famiglie che per anni hanno potuto contare sulla solidità di una realtà virtuosa come
quella di G&W. La messa in liquidazione della società comunicata alle segreterie territoriali di Fim, Fiom e Uilm attraverso l’Associazione datoriale - proprio mentre si attendeva l'incontro programmato per discutere dell'andamento aziendale, nonché delle questioni ancora aperte come il rinnovo dei lavoratori somministrati - lascia pensare ad un atto ignobile che mette a dura prova il tessuto sociale ed industriale del nostro territorio, già fortemente martoriato sul piano occupazionale.
LO SCIOPERO. Le segreterie territoriali di Fim Fiom e Uilm esprimono la loro netta contrarietà tanto nel merito, quanto nel metodo adottato da G&W rispetto alla decisione di porre la società in stato di liquidazione volontaria e ritengono necessario avviare una fase di confronto che trovi, anche attraverso la costituzione di tavoli tecnici con la Regione ed il MIMIt (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), soluzioni utili a garantire la tenuta occupazionale dello stabilimento. “Fim Fiom e Uilm – concludono i sindacati - non permetteranno mai che altre 114 famiglie possano aggiungersi alle migliaia già in difficoltà nel territorio foggiano. Per queste ragioni, le segreterie territoriali di Fiom Fiom e Uilm, congiuntamente alla Rsu di stabilimento, in occasione dell’incontro con la
Direzione aziendale di G&W, proclamano 8 ore di sciopero per la giornata di lunedì 23 gennaio 2023 con presidio presso la sede di Confindustria di Foggia”.
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