Il Foggia soffre meno del previsto e rimedia un buon pari a Messina che, tradotto in soldoni, gli consentirà di gestire la gara di ritorno dei playout dove basterà un pari per rimanere in serie C. Una gara in cui, a dir la verità, si poteva fare di più se in avanti non si fossero manifestate le solite problematiche. Su tutte Sarr che si è divorato un’occasione colossale nella ripresa, tenendo a galla gli avversari. Di contro, i siciliani hanno avuto qualche occasione senza però sfondare.
LE FORMAZIONI. Gentile non rinuncia al 3-5-2 e schiera Perina tra i pali, davanti a lui Salines, Duțu e Parodi; in mezzo al campo Zunno e Felicioli agiscono da esterni con Tascone, Pazienza e Gala in mediana mentre in avanti operano Touho e Sarr. Gatto risponde con il 4-3-1-2 con cui ha vinto allo Zaccheria, con Krapikas in porta, linea difensiva formata da Lia, Gelli, Dumbravanu e Haveri; l’ex rossonero Garofalo, Büchel e Crimi guidano il centrocampo mentre Petrucci ha il compito di ispirare Luciani e Tordini in attacco.
EQUILIBRIO. I rossoneri partono con il piglio giusto e al 6’ Zunno impegna Krapikas. Il Messina, al contrario, pare sentire il peso della posta in palio ed è più bloccato. I padroni di casa si vedono al quarto d’ora quando Luciani sfiora soltanto un cross in area di Garofalo. Poco dopo, i siciliani insistono sulla sinistra e Perina deve anticipare proprio Garofalo che cercava la deviazione vincente. Il Foggia dà comunque l’impressione di poter gestire e quando può si affaccia in avanti, come al 24’ quanto Touho ha uno spunto buono e trova Sarr in mezzo ma l’attaccante senegalese si incarta e sciupa. I due centravanti faticano a trovarsi: quando uno fa la sponda, l’altro va dall’altra parte. I ritmi della gara calano. Un brivido lo regala Crimi che manca di un soffio la deviazione su cross velenoso di Lia. Il Foggia predilige i lanci per Sarr che finiscono però sempre preda della difesa messinese. Il “Franco Scoglio” si fa sentire e spinge i suoi, ma il primo tempo va in archivio senza reti.
OCCASIONE SARR. Nella ripresa il copione sembra lo stesso: il Messina attacca ma senza particolare veemenza, il Foggia riparte ma commette qualche errore soprattutto in avanti dove Sarr ha più di una difficoltà. Esce Petrucci per Dell’Aquila che al 60’ ha subito una buona occasione di testa ma colpisce male su cross di Haveri. Gentile inserisce Emmausso per un volenteroso Touho. Al 65’ l’occasione clamorosa per Sarr: Emmausso pesca Gala che “sfonda” a destra, pallone d’oro per l’attaccante che colpisce clamorosamente il portiere a porta spalancata. Il Messina si scuote e al 70’ Crimi trova un buon varco in area ma Dell’Aquila ‘imita’ Sarr e si divora una buona occasione di testa. Si scaldano gli animi in campo, soprattutto tra Lia e Zunno che non se le mandano a dire. Gentile prova a ridare serenità ai suoi inserendo Kiyine per Gala infortunato, Mazzocco per Pazienza e Silvestro che rileva Salines. I padroni di casa si gettano in avanti e al 77’ hanno un’altra buona chance con Dell’Aquila che si invola in contropiede ma Luciani conclude fuori a pochi passi da Perina. Gatto si gioca anche la carta Costantino, che entra al posto di Tordini. Il Foggia si rifà vedere dalle parti di Krapikas con Mazzocco che dentro l’area colpisce male di testa. Nel Messina Chiarella rileva Garofalo. Nel recupero Kiyine ci prova dalla distanza ma Krapikas blocca sicuro. E’ l’ultimo sussulto, finisce in parità al Franco Scoglio. Tra una settimana, basterà non perdere la testa allo Zaccheria per mantenere la C. Solo così, si potrà parlare di futuro.
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