Foggia, contrasto all'abusivismo: multe per 15 mila euro e sequestri di frutta
Tre sanzioni amministrative per 15mila euro e sequestro di 404 Kg di prodotti ortofrutticoli non idonei al consumo. Sono i dati delle attività mirate al contrasto del fenomeno dell’abusivismo commerciale su area pubblica, messe a punto negli ultimi due giorni dalla Polizia Locale di Foggia, insieme alle forze dell’ordine.
I CONTROLLI. Nel corso degli interventi – spiegano dal Comune - sono stati controllati numerosi ambulanti in vari punti del territorio urbano, alcuni dei quali sono risultati non in regola con le norme del Codice del commercio. Nel corso delle operazioni sono state accertate 3 violazioni amministrative pecuniarie per un importo pari a 15mila euro. Sono stati inoltre effettuati 3 sequestri amministrativi di prodotti ortofrutticoli, per un totale di 404 kg, assoggettati a distruzione in quanto inidonei al consumo e 52 pezzi di merce diversa. Ai titolari di licenza per la vendita itinerante sono state ribadite le disposizioni contenute nel Piano comunale del Commercio su area pubblica in merito alle modalità di vendita ed al perimetro entro il quale anche tale vendita itinerante è vietata.
IL COMMENTO DEL COMUNE. “Si tratta di iniziative che rientrano in quell’attività che l’Amministrazione comunale, attraverso il Corpo di Polizia Locale, sta mettendo in campo al fine di combattere l’odioso e grave fenomeno dell’abusivismo commerciale – commenta il sindaco di Foggia, Franco Landella –. L’entità delle sanzioni elevate e la quantità di merce sequestrata confermano l’opportunità e la necessità di procedere su questa strada”. Per l’assessore comunale con delega alla Polizia Locale, Claudio Amorese, “l’impegno che stiamo portando avanti su questo fronte, e che proseguirà nelle prossime settimane, assume una particolare valenza per la nostra comunità. Non solo nell’ottica della legalità, ma anche sottraendo a questo tipo di vendita prodotti di dubbia provenienza e potenzialmente dannosi per la salute dei consumatori”.
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.