Il Foggia lotta ma non basta: allo Zaccheria con il Crotone finisce 1-1
Il Foggia impatta 1-1 contro il Crotone, in quello che era un test per misurare la crescita degli uomini di Zauri dopo l’ultima vittoria a Torre del Greco. Ne esce fuori un 1-1 frutto di una gara dai due volti: buona per 70 minuti, dove il Foggia meritava forse anche qualcosa in più; rischiosa nel finale, quando il Crotone è venuto fuori e ha avuto più di una occasione per passare. Un punto che muove comunque poco la classifica del Foggia e che invece tutto sommato sta bene ai calabresi.
LE FORMAZIONI. Nello Zaccheria infreddolito per le basse temperature, Zauri conferma Perina tra i pali, davanti a lui Salines, Parodi, Camigliano e Felicioli con Tascone, Pazienza e Gargiulo a centrocampo mentre in avanti giocano ancora Orlando, Murano e Millico. 4-2-3-1 per il Crotone di Longo con D’Alterio in porta, linea difensiva composta da Guerini, Cargnelutti, Armini e Giron; in mediana agiscono Gallo e Schirò mentre Oviszach, Tumminello e Silva supportano l’unica punta Gomez.
EQUILIBRIO. Il Crotone pressa i rossoneri soprattutto sui portatori di palla a centrocampo ma il Foggia fa girar comunque bene la sfera e al 14’ passa: azione ben manovrata sulla sinistra, Millico pennella per Murano che di testa batte D’Alterio. Ma chi pensa che sia una gara in discesa si sbaglia perché al 18’ Oviszach decide di mettersi in proprio e con un tiro a giro micidiale batte Perina dalla distanza e fa 1-1. Il Foggia non si scompone e poco dopo costruisce un’altra azione interessante che porta Murano a colpire di testa, dopo un tiro-cross di Gargiulo, che finisce però alto. La gara si mantiene su ritmi equilibrati, anche se è il Foggia ad avere maggiormente il pallino del gioco sui piedi. Murano viene spesso cercato con lanci lunghi che finiscono però sempre preda del portiere crotonese. Nel Crotone Di Pasquale sostituisce l’infortunato Carnielutti. Gli ospiti si affacciano dalle parti di Perina con qualche calcio piazzato. Ma occasioni vere non ce ne sono e il primo tempo va in archivio in parità.
REGGE IL PARI. Nella ripresa, Mazzocco rileva subito Pazienza. Un brivido allo Zaccheria lo regala Tumminello che sbuca su calcio d’angolo e mette alto a due passi da Perina. Nei rossoneri, è Orlando il più attivo in avanti ma spesso il Foggia pecca nell’ultimo passaggio. Il più pericoloso resta comunque Millico: da una sua azione personale, al 54’ nasce una conclusione potente che dà solo l’illusione del gol ma finisce a lato. Il Crotone, dal canto suo, gioca di rimessa pronto ad approfittare di qualche errore degli uomini di Zauri. La grande chance per il Foggia capita sui piedi di Murano che al 60’ triangola bene con Tascone ma poi spara addosso al portiere a due passi dalla porta. Il Foggia cresce in intensità e chiude il Crotone nella sua metà campo. Ci prova anche Gargiulo dalla distanza ma il tiro è “telefonato” per D’Alterio. Longo corre ai riparti e inserisce Barberis per Schirò e Spina per Oviszach. Zauri risponde con Zunno per Orlando e Emmausso per Murano. Il Crotone è sornione ma al 69’ per poco non trova il gol del due a uno con Tumminello che di testa costringe Perina alla ribattuta. I calabresi prendono coraggio e ancora l’estremo difensore rossonero deve respingere poco dopo un colpo di testa insidioso di Gomez. Il Foggia soffre gli ospiti e Silva al 73’ spaventa lo Zaccheria con un bolide dalla distanza che finisce alto non di molto. Il Foggia ha un sussulto poco dopo: Zunno offre una palla invitante a Emmausso che non ci pensa su due volte e scarica in porta, D’Alterio devìa miracolosamente in corner ma, incredibilmente, la terna arbitrale non vede nessun tocco. Zauri si gioca anche la carta Danzi per Tascone. La gara si mantiene viva con continui capovolgimenti di fronte ma nel finale è il Crotone che fa valere la migliore condizione fisica, stazionando maggiormente nella metà campo rossonera. L’ultimo cambio Zauri lo utilizza per impiegare Ercolani per Parodi. Ma in campo non accade più nulla. Finisce in parità allo Zaccheria, a Messina sabato prossimo serviranno i tre punti per allontanarsi dalla zona pericolosa della classifica.
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