Comune, Di Fonso (Udc) contro il sindaco: "Foggia allo sbando, Landella si dimetta"
"Una città allo sbando, senza una guida, senza una
identità, l’uomo del popolo che diventa l’uomo del salotto.
Doveva essere il sindaco del foggiano medio, ma
la sua avidità politica lo ha portato ad essere il sindaco del non fare: Landella sin dal suo insediamento ha smesso di occuparsi della città, dei foggiani
e delle problematiche che l’affliggono". A parlare così è Massimiliano Di Fonso, segretario cittadino dell'Udc, che si scaglia contro il primo cittadino del capoluogo dauno.
I PROBLEMI. "Non si parla di problemi dal 6 dicembre, giorno
in cui si è fatto l’ultimo consiglio comunale vero - evidenzia Di Fonso - , mentre quelli avvenuti
successivamente non producono atti a favore della città, ma solo interrogazioni
ed interpellanze dei consiglieri, vale a
dire tempo perso.
La città
è a pezzi, ed è amministrativamente morta, e nessuno consigliere o gruppi di
partito mettono fuori il coraggio per liberare la comunità da una stretta al
collo a cui è sottoposta.
Non vi è in atto una programmazione
dell’attività amministrativa, solo contentini a consiglieri comunali
compiacenti che non si ribellano ad un sindaco incapace, inconcludente e privo
di amore verso la città.
Solo slogan nella sua campagna elettorale e
niente del suo programma è stato fatto".
MESSAGGIO AI CONSIGLIERI. "L’appello quindi a tutti i consiglieri comunali
di maggioranza e di opposizione - conclude Di Fonso - affinché prendano atto che il sindaco Landella
ha effettivamente fallito nella amministrazione di questa città, della nostra
città, e che la sua permanenza porterebbe ulteriori danni ad una comunità che
non si sente rappresentata dal sindaco del salotto.
Uno degli slogan di Landella in campagna
elettorale recitava cosi: “voglio un futuro migliore per i nostri figli”. Il
futuro Landella lo sta togliendo ai nostri figli".
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