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Foggia dice "no" alla pena di morte

Questa sera il gruppo di Amnesty International nell'isola pedonale per la raccolta delle firme

Anche Foggia dice "no" alla pena di morte. E lo fa stasera, il 10 ottobre, in occasione della Giornata Mondiale contro la pena di morte, grazie agli attivisti di Amnesty International che si mobilitano "per opporsi incondizionatamente ad una punizione degradante e disumana". il gruppo 134 Amnesty Foggia, infatti, sarà presente dalle 18.00 fino alle 21.00 presso l’isola pedonale di Foggia per sostenere la raccolta firme in favore di Chiou Ho-shun e Reginald (Reggie) Clemons. Obiettivo della giornata, dunque, sensibilizzare ed informare i cittadini attraverso la raccolta firme e le campagne in atto una pratica crdudele eppure ancora in atto come quella della pena di morte.
La raccolta firme indirizzata ai seguenti appelli:

1) Chiou Ho-shun (Taiwan) è il prigioniero detenuto da più tempo in quello che è il più lungo procedimento giudiziario in corso nella storia di Taiwan. Condannato a morte per omicidio nel 1989, è in carcere da oltre 23 anni. Il suo caso, riesaminato per 11 volte, è stato definito dai suoi avvocati ’una macchia nella storia penale del paese’.
http://www.amnesty.it/rete-asiatica-contro-pena-di-morte-chiede-fine-di-pena-capitale-e-di-processi-iniqui

2) Nel 1991, Reginald (Reggie) Clemons, ragazzo afroamericano di 19 anni, fu condannato a morte nello stato del Missouri, Usa. Clemons era stato accusato di complicità nell’omicidio di due ragazze ’bianche’, Julie e Robin Kerry, decedute dopo essere state spinte da un ponte sul fiume Mississippi. Altri due ragazzi afroamericani sono stati condannati a morte per lo stesso reato e una delle due sentenze è stata eseguita nel 2005. Reggie Clemons si è sempre dichiarato innocente. Il suo caso illustra chiaramente i difetti del sistema penale statunitense.
http://www.amnesty.it/reggie-clemons-no-pena-di-morte

di Redazione 


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