Prima la rapina in un appartamento e il giorno dopo in un sindacato, diciannovenne arrestato dalla Polizia
Gli Agenti della Polizia di Stato hanno eseguito una custodia cautelare emessa dal GIP presso il Tribunale di Foggia nei confronti del diciannovenne L.A., con precedenti specifici, per il reato di rapina, relativamente a due distinti episodi avvenuti a Foggia, rispettivamente il 2 e 3 Giugno.
L’OPERAZIONE. Il giovane è stato condotto presso la locale Casa Circondariale a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. L’operazione è stata eseguita da Agenti della Squadra Mobile – “IV sez. Reati contro il Patrimonio”, unitamente a personale appartenente all’U.P.G.S.P. sezione Volanti, a seguito delle indagini esperite, coordinate e dirette dalla locale Procura della Repubblica.
LA PRIMA RAPINA. Il 2 Giugno il giovane in concorso con altro soggetto minorenne, entrambi identificati dalle indagini delle Volanti e poi approfondite dalla Squadra Mobile, sono stati sorpresi dalla vittima all’interno della propria abitazione. I due indagati hanno ingaggiato con quest’ultima una colluttazione e sono riusciti ad asportare oggetti in oro e 370 euro e a darsi alla fuga.
LA SECONDA RAPINA. La vittima ha riferito di aver sorpreso un ragazzo all’interno della sede di un sindacato ubicato a Foggia in via Pinto. Lo stesso, mentre si trovava in una delle stanze dell’immobile, ha udito dei rumori provenire dall’ufficio in uso al Presidente. Per questo motivo si è diretto immediatamente verso quella stanza, costatando la presenza di un ragazzo che aveva in mano una borsa di colore marrone, un computer portatile e un telefono cellulare di proprietà del Presidente dell’Associazione. Anche in questo caso ha usato violenza nei confronti della vittima e poi si è dato alla fuga a bordo di un ciclomotore.
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.