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Emmaus e Salesiani: “Dare di più a chi ha avuto di meno”, un progetto sulle povertà educative

“Dare di più a chi ha avuto di meno”. E' questo il nome del progetto della Federazione SCS/CNOS – Salesiani per il Sociale, finanziato dall’Impresa Sociale Con i Bambini, che l’associazione “Comunità sulla strada di Emmaus” sta attuando sul territorio, avendo come base operativa la Casa del Giovane.

L’OBIETTIVO. Il progetto si pone l’obiettivo di provare a modificare i processi di trasmissione intra ed extra familiare delle povertà educative e contrastare le disuguaglianze sociali, aumentando il senso di cittadinanza degli adolescenti, la conoscenza dei propri diritti e doveri e migliorando la fruizione di servizi ed opportunità educative del territorio. Il progetto coinvolgerà in 3 anni circa 3.000 minori, 900 nuclei familiari e 1840 insegnanti di 14 sedi della Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, Lazio, Liguria e Marche, tutti individuati dagli Istituti Scolastici partner del progetto e dagli operatori dei centri coinvolti.

LE ATTIVITA’. Il progetto prevede la realizzazione di attività formative rivolte ai docenti per potenziare il loro ruolo e la loro funzione. Sono, inoltre, realizzate attività laboratoriali, sia formali che non formali, per gli adolescenti su diversi temi: autostima, comunicazione linguistica, ragionamento logico-matematico, competenze cognitive, orientamento e potenziamento delle abilità sociali e relazionali, attraverso laboratori realizzati a scuola ed attività sportive, teatrali e digitali, realizzate presso le sedi salesiane. Vengono, altresì, realizzate attività di supporto alla genitorialità, volte a sensibilizzare le famiglie su tematiche educative e cura dei figli. Infine, l’intervento prevede di definire dei contratti educativi locali (CEL) che individuino obiettivi educativi ed impegni condivisi tra i diversi attori del territorio nonché livelli minimi di servizi educativi (LES).

IL CONVEGNO. Al termine della prima annualità, l’equipe di progetto intende fermarsi per provare a leggere e studiare i primi dati raccolti e ragionare su nuove e più efficaci strategie da mettere in campo per lavorare con maggior slancio,soprattutto in un’ottica di rete con le agenzie educative – e non solo – del territorio.
Per questo giovedì 30 gennaio, alle ore 17.30, presso la Casa del Giovane “Emmaus” (Viale Candelaro, difronte Parco San Felice) si terrà un convegno che ha proprio come titolo “Dare di più: povertà educative e strategie di comunità”. Dopo i saluti istituzionali, a intervenire saranno i primissimi attori del lavoro che si sta svolgendo con i ragazzi: dal supporto scientifico del pedagogista Roberto Maurizio all’intervento della Dirigente Scolastica dell’Istituto comprensivo “De Amicis – Pio XII” Lucia Rinaldi partner del progetto, dall’equipe di coordinamentodel progetto della Casa Del Giovane ai gruppo di Mecenate90 che si sta occupando di laboratori di teatro e saperi digitali. Uno zoom sul tema minori-territorio, invece, ci sarà dato Alfonsina De Sario Sostituto Commissario della sezione Minori della questura di Foggia, il tutto moderato da Cornelia Hunger coordinatrice del Centro.

LA COMUNITA’ EDUCATIVA LOCALE. Il convegno sarà anche l’occasione per presentare il CEL-Comunità Educativa Locale, che in questo progetto avrà un ruolo determinante. “Lavorare sul tema delle povertà educative è per noi – dice Marino Valente, presidente dell’associazione – un impegno quotidiano che richiede una presenza costante sul territorio e capacità di ascolto e lettura dei bisogni  delle famiglie e delle agenzie educative formali ed informalie, soprattutto, una vicinanzaai ragazzi che si faccia sempre più relazione educativa, così come Don Bosco ci ha insegnato. Questo progetto ci da l’opportunità di fare entrambe le cose al meglio”.

di Redazione 


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