L'Università di Foggia, nell'ambito delle cosiddette call per mobilità da e verso Paesi extra Comunità Europea, si è aggiudicata un Progetto Erasmus dell'importo di 630.000 euro circa. Come si legge in una nota dell’ateneo, “si tratta di uno degli importi, e quindi dei progetti, più consistenti che siano mai stati riconosciuti dalla Commissione Europea all'Ateneo nell'ambito delle politiche accademiche di internazionalizzazione”.
IN ARRIVO DALL’UCRAINA. Foggia e la Capitanata, quindi, nei prossimi mesi ospiteranno 40 tecnici-amministrativi (o docenti) e ben 95 studenti provenienti dall'Ucraina che si andranno ad aggiungere ai 200 studenti stranieri già iscritti all'anno accademico 2015/16. Si tratta del sesto posto assoluto su trenta progetti presentati da altrettanti Atenei italiani: meglio di UniFg hanno fatto solo Ca' Foscari (Venezia) a cui sono andati 1,3 milioni, UniTrento con 840.000 euro, Alma Mater (Bologna) con 770.000 euro, La Sapienza (Roma) con 750.000 euro, UniMessina con 650.000 euro e quindi l'Università di Foggia con circa 630.000 euro.
GRANDE RISULTATO. Soddisfazione nell’Ateneo foggiano che lo definisce “un vero e proprio exploit, se si pensa che, rapportando il finanziamento alle dimensioni dell'Ateneo, la classifica dell'impatto proporzionale del Progetto Erasmus vede Ca' Foscari (Venezia) in testa con 68 punti (su un massimo di 80) e quindi UniFoggia con 67 punti”.
L’università foggiana è riuscita a mettere alle spalle atenei più grandi e blasonati sperando di aver definitivamente invertito l'inerzia del settore dell'internazionalizzazione, che incide sui criteri di assegnazione del Fondo di finanziamento ordinario concesso dal MIUR.
L’ACCORDO CON LA IVAN FRANKO NATIONAL UNIVERSITY. “Il Settore dell'Internazionalizzazione era un nostro tallone d'Achille, stiamo velocemente cercando di trasformarlo in fiore all'occhiello – dichiara il delegato alle Relazioni internazionali e all'internazionalizzazione prof.ssa Claudia Piccoli – con progetti, iniziative, partecipazioni e adesioni di varia natura, quindi attraverso la cooperazione internazionale ad ogni livello. La notizia della vittoria di questo Progetto Erasmus arriva soprattutto per merito del Settore relazioni internazionali, in particolare di Giulio Esposito, che ci ha creduto prima e meglio di tutti: a conferma del fatto che i dipendenti avvertono, eccome, il sentire comune dell'Ateneo”.
Nei giorni scorsi una delegazione dell'Università di Foggia (composta dalla prof.ssa Chiara Porro, delegata alla Mobilità studentesca; dott. Giovanni Lovallo, responsabile dell’Area ricerca e relazioni Internazionali; Giulio Esposito, coordinatore del progetto Ka107 UniFg-Ucraina; dott.ssa Janine Laverse, Settore Relazioni internazionali) si è recata proprio in Ucraina per sottoscrivere gli accordi che disciplineranno lo svolgimento dell'Erasmus Ka107, allacciando rapporti istituzionali e didattici con la Ivan Franko National University di Lviv (o Leopoli, città dell'Ucraina occidentale di oltre 720.000 abitanti) e incontrando gli studenti del Centro di lingua e cultura italiana quindi il vice Rector prof.ssa Mariya Zubrytska.
OSPITALITA' MOMENTO DI CRESCITA E CONFRONTO. Nelle prossime settimane l'Università di Foggia organizzerà una giornata dedicata interamente agli studenti stranieri che vivono a Foggia: un momento di raccolta, ma anche di confronto, che servirà anche a illustrare i progressi dell'Ateneo nel campo dell'internazionalizzazione. «Sarà un'occasione per conoscerli tutti e farli conoscere tutti, – aggiunge la prof.ssa Chiara Porro, delegato alla Mobilità studentesca internazionale – per invogliare anche i nostri studenti ad effettuare una parte del proprio percorso formativo all’estero, andando ad incidere su un altro importante parametro della valutazione ministeriale, cioè la mobilità in uscita poiché si tratta di un reale valore aggiunto per la nostra comunità. La presenza di questi ragazzi a Foggia, e in Capitanata, potrebbe rappresentare un'altra occasione di crescita e confronto per l'intero territorio, da questo punto di vista l'apporto dell'Università di Foggia comincia a diventare determinante anche per garantire, alla opinione pubblica, un più elevato livello di dibattito sociale e di confronto".
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