Un confronto sul tema della politica culturale del Comune, in seguito alle critiche, emerse da più fronti, sulle modalità di pianificazione del cartellone degli eventi del Foggia Estate. E' stato questo il motivo dell'incontro che ha portato al vertice tra una rappresentanza della Filiera Culturale, movimento che ha al suo attivo 90 firmatari del noto documento “La Filiera Culturale deve sopravvivere al Covid, ad ogni costo”, diffuso a livello nazionale dal 14 aprile 2021, che ha incontrato il Commissario Prefettizio dott. Sebastiano Giangrande, alla presenza del funzionario dell’Ufficio Cultura, dott.ssa Elena D’Orta.
IL DOVUTO PREAVVISO. La Filiera - spiegano dal movimento - si è espressa, riproponendo coerentemente e a gran voce, il censimento capillare di tutte le realtà operanti nel comparto della cultura, dello spettacolo e delle attività connesse. A ciò è seguita la richiesta al Comune di Foggia di concertare criteri più trasparenti per le scelte artistiche dei prossimi appuntamenti (ad esempio, quelli natalizi) pubblicando, con il dovuto preavviso, bandi e chiamate pubbliche che garantiscano conoscenze simultanee ed eque a tutti gli operatori e alle realtà culturali che vogliano proporsi per spettacoli, servizi connessi o prestazioni professionali inerenti.
IL CENSIMENTO. La Filiera Culturale ha ribadito che la richiesta di un censimento capillare è direttamente collegata, come in una catena logica, alla consapevolezza oggettiva e necessaria dell'esistenza di un comparto complesso come quello culturale, spiegando che non può rientrare esclusivamente nelle caratteristiche di forma fiscale menzionate dal commissario (come l’albo delle associazioni, l’iscrizione alla CCIAA, al MEPA o altro) e che il censimento punta direttamente alla sostanza artistica, alle competenze professionali, e può dare contezza di tutte le forme effettive che lavorano nel settore. Tutte utili e tutte interconnesse. Soltanto conoscendo tutto il settore - sottolineano dalla Filiera Culturale -, un Ufficio Cultura può avere cognizione di causa di tale comparto, soprattutto quando ha intenzione di organizzare eventi.
LA DISPONIBILITA'. Con il censimento capillare, che comprenderà anche i firmatari del documento con domicilio fiscale in città - sottolinea il movimento -, si fisserà un punto di partenza per una politica culturale resiliente degli amministratori attuali e futuri: per poter costruire, finalmente, un percorso teso ad una crescita sociale e culturale del nostro territorio, realmente consapevole e condivisa. E, stando alla ricostruzione della Filiera Culturale, "il Commissario, dopo un lungo confronto, compresa la finalità della proposta, ha espresso la sua massima disponibilità nell’organizzazione e nella realizzazione delle richieste della Filiera Culturale, riconoscendone finalmente il ruolo ideologico che essa ha già ampiamente dimostrato di meritare".