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A Foggia lo “Sposalizio” tra San Giuseppe e Maria. Con tanto di bomboniere...

Per qualcuno è il matrimonio dell’anno. Anche se i due promessi sposi si tengono debitamente distanti da gossip e paparazzi. Perché lo “Sposalizio” di San Giuseppe con Maria Santissima ha radici molti antiche, molto profonde, che vedono nel periodo della transumanza il rafforzamento di questo indissolubile legame. Una tradizione che si rafforza ogni 23 gennaio. Anche a Foggia, nella piccola chiesa di San Giuseppe in via Manzoni, dove anche quest’anno sarà celebrata con «solennità la suggestiva cerimonia dello Sposalizio di San Giuseppe con Maria Santissima». A darne notizie è il priore della Confraternita della Pia Unione di San Giuseppe, Giuseppe Paparesta, che invita i fedeli a prendere parte al particolare appuntamento, «dando retto e giusto valore alla dignità e santità del ‘matrimonio cristiano». 

UNA CERIMONIA ANTICA. Questa cerimonia popolare e religiosa «potrebbe essere stata importata dai pastori abruzzesi che scendevano a Foggia sulle vie della transumanza, se consideriamo che la stessa festa si celebra in gran parte dei paesi che restano lungo il tratturo L’Aquila-Foggia, e che la chiesa di S. Giuseppe si trova proprio a ridosso dell’Epitaffio di via Manzoni» ha scritto Giuseppe Donatacci sul suo blog www.ricercaetnografica.wordpress.com. Ed è sempre Donatacci, docente dell'Università del Crocese ed appassionato ricercatore di tradizioni e folklore locale, che racconta come si svolgerà il matrimonio: «La Messa Solenne procede mettendo al centro dell’altare una copia del quadro di Raffaello raffigurante lo sposalizio della Vergine, che vede al centro il sacerdote che sposa la Vergine Maria con San Giuseppe, ma la parte centrale della celebrazione si svolge prima della Preghiera dei Fedeli, quando gli sposi fanno “l’affidamento”. L’affidamento riguarda la testimonianza di tre coppie di sposi: due fidanzati, una coppia di sposi novelli e una famiglia con prole al seguito, che rinnovano la loro promessa d’amore sotto l’egida di San Giuseppe, al cospetto dell’altare». 

PROMESSE E CONFETTI. Quello in programma martedì 23 gennaio a partire dalle ore 18, dunque, è un appuntamento molto sentito dalla comunità foggiana. Tanti i fedeli che tradizionalmente accorrono nella chiesa di San Giuseppe per vivere la suggestiva liturgia che si svolge ponendo al centro dell’altare una copia del quadro di Raffaello raffigurante lo sposalizio della Vergine. Un’occasione, soprattutto per i novelli sposi, fidanzati e famiglie, di rinnovare la loro promessa d’amore. Perché nel corso della celebrazione gli sposi sono invitati a rinnovare le loro promesse matrimoniali, mentre i fidanzati possono stringeri in un intenso momento di preghiera. Ma non solo. Al termine della messa, infatti, come tradizione matrimoniale comanda, saranno distribuite - seppur simbolicamente - anche le “bomboniere”: un sacchettino in tulle contenente dei confetti. 
e.b.

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di Redazione 


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