Dopo 70 anni lo Stato ammette: "A Foggia c'era una fabbrica della morte". A breve al via la bonifica
“L¹Istituto Poligrafico sosterrà le spese necessarie alle attività propedeutiche della bonifica e presto la Prefettura di Foggia indirà una Conferenza dei Servizi al fine di individuare le competenze e il percorso necessario per il risanamento del sito”. È la risposta del Ministero dell'Ambiente (in fondo alla pagina l'allegato) all'interrogazione presentata lo scorso 10
settembre dall¹on.Samuele Segoni (deputato di Alternativa Libera) e altri firmatari, che chiedeva chiarimenti sull¹avvenuta bonifica dell'area su cui giaceva una fabbrica segreta in cui si producevano gas chimici di lprite e Fosgene durante la seconda guerra mondiale, zona recentemente sequestrata per la presenza di amianto allo stato friabile.
LA FABBRICA DELLA MORTE. “Quella di oggi è una straordinaria notizia ed è un bene che la situazione si sia sbloccata grazie al nostro intervento”, evidenzia Segoni. “In 70 anni non è stata fatta alcuna bonifica e l'area versa in uno stato di totale abbandono mettendo a rischio la salute di tutta la collettività, vigileremo affinché dalle parole si proceda con i fatti”, conclude il deputato che nell’interrogazione non ha avuto timori a definire la struttura come una “fabbrica della morte”.
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