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A Foggia solo il 3,8% dei fondi della Puglia del piano di Rigenerazione Urbana

La denuncia di Cataneo del Circolo Equità Territoriale

Al Comune di Foggia sono destinati solo il 3,8% dei fondi che la Puglia riceverà dal bando PNRR di Rigenerazione Urbana, si tratta solo di 15 dei 394,19 milioni di euro totali. E’ quanto afferma Pasquale Cataneo neoconfermato referente del Circolo Equità Territoriale di Foggia.

AUMENTANO LA DISUGUAGLIANZE.Purtroppo - aggiunge Cataneo - come accaduto in altri bandi (asili nido, risorse idriche in agricoltura, cultura, ecc.) i macro obiettivi vengono traditi dai risultati nella ripartizione del denaro a causa di criteri che aumentano l’iniquità già presente. Le disuguaglianze aumentano nella ripartizione in regione come accade in altri ambiti e settori: Bari (3 progetti/130 mln€), Città metropolitana Bari (3 progetti/45 mln€), Regione Puglia (2 progetti/30 mln€), Andria (3 progetti/45 mln€), Altamura (3 progetti/39,5 mln€), Trani (2 progetti e 30 mln€), Taranto (2 progetti e 30 mln€) e Brindisi e Lecce per entrambe (1 progetto/15 mln€)”.

L’INCONTRO NEGATO.A livello comunale - continua la nota - purtroppo, non si avverte ancora, la netta inversione rispetto al passato. Infatti pur avendo chiesto alla Commissione straordinaria un incontro da oltre 8 mesi, a noi di Equità Territoriale negato ed effettuato con altre forze politiche, si stanno perdendo occasioni uniche con indirizzi politici espressi per tempo, irresponsabilmente inevasi dalle 2 precedenti amministrazioni - precisa Cataneo che continuando sottolinea - come la riorganizzazione e valorizzazione dell’area degradata in prossimità della stazione ferroviaria, del dismesso parco merci e l’area urbana circostante che a Bari, invece, con un progetto sperimentale hanno fatto destinare 100 milioni di euro”.

CAMBIARE MODUS OPERANDI.Anche per il PNRR - chiosa Cataneo - non si incontra chi ha proposte con il risibile risultato di un solo progetto e scarse risorse, destinate altrove, non a Foggia per le aree degradate della stazione centrale e di via San Severo, o ad emergenza abitativa come in via de Petra, CEP Campo degli Ulivi, Borgo Mezzanone, e tante altre tutte mappate e conosciutesoprattutto per la lotta alla povertà e alle diseguaglianze. E’ ora di cambiare questo modus operandi. Per dirla con il nostro Pino Aprile: Tu non sai quanto è ingiusto questo paese”.

di Redazione 


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