Le frodi creditizie perpetrate mediante furto di identità continuano a crescere e a incidere pesantemente sul comparto del credito al consumo. Le rilevazioni presentate nella 26^ edizione dell’Osservatorio CRIF – MisterCredit sui furti di identità e le Frodi Creditizie confermano, infatti, che nel 2017 i casi rilevati in Italia sono stati più di26.600 per un importo medio di oltre 5.700 Euro e una perdita economica complessivamente pari a circa 153 milioni di Euro.
IN PUGLIA. Per quanto riguarda nello specifico la Puglia, sono stati ben2.766 i casi di frode registrati nel 2017(+23,0% rispetto al 2016), dato che posiziona la regione al 4° posto assoluto della graduatoria nazionale guidata da Sicilia (4.247 casi), Campania (4.243 casi) e Lombardia (2.818 casi). A livello provinciale, il maggior numero di frodi è stato registrato nella provincia di Taranto, con 815 casi, seguono Bari e Lecce rispettivamente con 611casi e 482 casi, un po’ meglio Foggia che si ferma a quota 307.
LE FRODI. Il prestito finalizzato, come già osservato anche negli anni scorsi, risulta ancora una volta essere la tipologia di finanziamento maggiormente esposta alle frodi, con una quota pari al 55,8% dei casi, seppur in calo rispetto all’anno precedente. Al contempo si registra un significativo incremento delle frodi perpretate sulle carte di credito, che arrivano a spiegare il 27,7% dei casi totali.
LE CATEGORIE. Nell’ambito dei prestiti finalizzati ottenuti in modo fraudolento, il 34,6% dei casi ha avuto come oggetto l’acquisto di elettrodomestici ma quote rilevanti hanno riguardatoanche il comparto auto-moto (9,4% del totale) e le spese per la casa (9,9%). A seguire l’arredamento (6,6%) ed elettronica – informatica – telefonia (4,6%). In rapporto ai volumi di credito erogato, invece, spicca l’incidenza delle frodi per viaggi ed entertainment nonché quelle per consumi e spese per la casa (immobili e ristrutturazione).Rispetto all’anno precedente si registra una diminuzione del peso degli acquisti di elettrodomestici mediante frodi anche se questa resta la tipologia maggioritaria.
I TENTATIVI DI FRODE INTERCETTATI . L’Osservatorio CRIF-MisterCredit presenta al suo interno anche un approfondimento basato sui dati relativi agli alert più significativi emersi dalle interrogazioni fatte ai servizi di prevenzione frodi gestiti da CRIF con la tramitazione delle banche dati SCIPAFI. Nello specifico, oltre 8 casi su 10 vedono l’utilizzo di una carta di identità falsa o contraffatta per richiesere fraudolentemente un prestito, a fronte di un 14,1% di casi in cui il documento utilizzato è la patente. Rispetto ai riscontri SCIPAFI, per quanto riguarda le patenti nel 6% dei casi non appartengono al soggetto interrogato o sono risultate inesistenti.
ATTENZIONE AI DATI. “La vulnerabilità alle frodi può essere accentuata anche solo per il fatto che sul web sono pubblicati i nostri dati identificativi, i nostri recapiti telefonici o e-mail, quando non addirittura il codice fiscale o altre informazioni sensibili - commenta Beatrice Rubini, direttore della linea Mister Credit di CRIF -. Il furto delle credenziali di posta elettronica o dei social network è un altro obiettivo dei cybercriminali in quanto consente di diffondere su larga scala le frodi. Alla luce di questo, per i consumatori è sempre più determinante la capacità di tenere sotto controllo i propri dati, potendo usufruire delle potenzialità offerte dalla rete ma senza temere che la propria identità venga carpita o contraffatta”. “Se per difenderci dai ladri in casa possiamo mettere un cancello, o magari installare un allarme, per i furti di identità dobbiamo essere noi ad attivare tutte le accortezze per proteggere qualcosa di estremamente prezioso come i nostri dati personali. Anche solo adottare un alert via sms - conclude Rubini - collegato all’utilizzo della carta di credito o sistemi che avvisano nel caso venga richiesto un finanziamento a nostro nome posso evitare sgradite sorprese”.