Il Foggia si inceppa sul più bello e impatta in casa contro la Gelbison per 1-1 nella 26sima giornata del campionato di C, girone C. Rossoneri apparsi un po' stanchi dopo l’importante vittoria contro il Taranto, al cospetto di una Gelbison scesa allo Zaccheria per far punti salvezza e con un atteggiamento difensivo sin dall’inizio.
MURO GELBISON. Squadra che vince non si cambia, e Gallo manda in campo gli stessi undici visti contro il Taranto, con Peralta-Ogunseye davanti e Di Noia preferito a Frigerio in mezzo al campo. Stesso schema anche per De Sanzo, che si affida in avanti De Sena e Tumminiello. La Gelbison è ben messa in campo e pressa costantemente i rossoneri e il Foggia si affaccia dalle parti di Anatrella solo al 15’ con Garattoni che viene imbeccato da Petermann ma sul suo cross non c’è nessuno pronto ad approfittarne. Ma la grande chance capita due minuti dopo: Peralta raccoglie in area una respinta del portiere avversario ma sul suo tiro-cross Di Noia manda clamorosamente a lato a porta vuota. I rossoneri prendono le misure all’avversario e ci provano ancora con Ogunseye che colpisce debolmente di testa senza creare problemi ad Anatrella. Trovare spazi, però, non è semplice per gli uomini di Gallo, “imbrigliati” nei loro portatori di palla e con il gioco spesso spezzettato per falli, con la Gelbison che porta anche sei uomini davanti ad Anatrella in fase difensiva. Il primo tempo va così in archivio sullo 0-0.
BOTTA E RISPOSTA. La ripresa inizia subito con un brivido: De Sena va via bene sulla destra e trova Savini al centro che da buona posizione conclude però centrale e Nobile blocca. Il Foggia prova anche i lanci lunghi per trovare corridoi per Ogunseye ma il muro dei campani regge. Gallo inserisce forze fresche mandando in campo Frigerio per Di Noia e Iacoponi per Peralta. Ma al 58’ sullo Zaccheria fa ancora più freddo: merito di Tumminiello che è bravo a cogliere l’attimo vincente dopo un rimpallo e trafiggere Nobile. Dentro va anche Bjarkason per Schenetti, per sfruttare maggiori inserimenti verticali, ma la Gelbison fa buona guarda e raddoppia spesso il portatore di palla foggiano. A ciò si unisce un po' di imprecisione di troppo dei rossoneri, come quando al 65’ Iacoponi sbaglia un banale passaggio su rimessa laterale facendo rumoreggiare lo Zaccheria. De Sanzo fa rifiatare Tumminiello con Infantino, lasciando immutato l’impianto tattico. Il Foggia fatica ad entrare nell’area campana ma ci riesce al 72’ quando Iacoponi costringe Anatrella in corner. Lo “Zac” spinge i rossoneri in avanti e il pari arriva al 78’ quando Bjarkason indovina il corridoio giusto per Garattoni che insacca nell’angolo alla destra di Anatrella. Gallo getta anche Kontek nella mischia per uno spento Petermann. Il gol galvanizza il Foggia che spinge sull’acceleratore e schiaccia la Gelbison nella sua metà campo. Se ne accorge De Sanzo che manda in campo Francoforte per Graziani. Si scaldano anche gli animi in campo e il Foggia cerca il colpo vincente sfruttando anche i calci piazzati negli ultimi minuti. Ma di occasioni vere non se ne vedono più e dopo 4 minuti di recupero l’arbitro manda tutti a fare una doccia calda. Finisce tra gli applausi delle due curve ma il pari di oggi ha il sapore di una occasione persa.