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Foggia: ritrovano 700 euro in strada, l'impegno di una giovane coppia per riconsegnarli al proprietario

Mi chiamo Rino Buonpensiero. Sono un ristoratore di Foggia, di una città che sento sempre più mia malgrado le tante mortificazioni degli ultimi periodi che la fanno balzare, nostro malgrado, ai disonori della cronaca nazionale. Quella che racconto è una bella storia di riscatto, di speranza, di voglia ed entusiasmo. E, è bene specificarlo in questi giorni, non c’entra nulla con la campagna elettorale. Ma solo con il cuore, la coscienza, il buon senso e il civismo delle brave persone.

LA STRADA. Solito caffè mattutino presso uno dei bar, zona ospedale, più frequentati. La mia cattiva abitudine di non conservare i soldi che porto come me, in alcun portafogli. Ma solo di sistemarli alla meno peggio, in tasca, con un elastico a tenerli assieme. Circa 700 euro in banconote che, dopo il caffè, tornato al mio ristorante, mi accorgo di non avere più. Sono giorni frenetici per i lavori di ristrutturazione al locale, stress che si accumula. Ripercorro la strada, torno al bar, ma dei soldi non c’è traccia. I filmati delle telecamere però, dimostrano che ho rimesso le banconote in tasca e che non posso averle perse dunque dentro il bar.

LA CHIAMATA. Praticamente rassegnato alla disavventura, mi rimetto a lavoro, finché sul mio cellulare non arriva una chiamata. Dalla caserma dei Carabinieri di Candelaro, vogliono accertarsi che sia effettivamente io ad aver perso quei soldi poche ore prima. Com’è possibile, mi chiedo? Come sono finiti quei soldi lì? La risposta è tanto bella e rincuorante, quanto semplice. In caserma si sono presentati i coniugi Lupi, bellissima coppia. Lei in dolce attesa. Hanno ritrovato le banconote su un marciapiede poco distante dal bar. C’era qualche biglietto da visita, ma nessun dato che facesse risalire a me, proprietario di quei soldi. Sono andati in caserma e i Carabinieri hanno provveduto a raccogliere informazioni dagli esercizi commerciali adiacenti al luogo del ritrovamento. Dal bar, hanno confermato che io, cliente abituale, ero tornato poco prima sperando di recuperare quanto perduto. Mi reco presso quella stazione dei Carabinieri, scopro persino di conoscere quella coppia. Provo una sensazione di emozione indescrivibile. Il valore di quei soldi, al cospetto, di quella emozione è nulla. Mi commuovo dinanzi a tanta cordialità, a tanto senso civico. Penso ancora a come, cena esclusa e già assicurata, potermi sdebitare.

LA SPERANZA. Capisco che c’è speranza per questa città. Un punto dal quale ripartire. E che troppo spesso, il pregiudizio soffoca pesino il nostro senso civico. Io sono figlio di Foggia e figlio di Candelaro, chi si è reso protagonista di questo gesto bellissimo è cresciuto in via Lucera. Alla faccia di chi pensa che certi valori non abitino ovunque.

di Redazione 


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