Francesco Marcone, 29 anni dopo ancora senza giustizia: "E' la storia di una persona lasciata sola"
Una giornata per ricordare Francesco Marcone, il direttore dell'Ufficio del Registro di Foggia assassinato il 31 marzo del 1995 per aver detto il suo fermo “no” alla mafia. Nell'incontro sono stati coinvolti gli studenti dell’istituto Notarangelo-Rosati di Foggia, il “Comitato Marcone” e Libera per parlare di memoria, verità e impegno a 29 anni da un episodio che non conosce ancora giustizia. La figlia Daniela Marcone, che è anche vice presidente nazionale di Libera spiega così la ricerca della verità 29 anni dopo: “Oggi l’omicidio di mio padre sarebbe stato approcciato diversamente, ma la storia di Francesco Marcone è quella di un uomo che è stato lasciato da solo”. Prima dell’incontro con gli studenti, c’è stata la deposizione della corona di fiori presso la stele dedicata proprio a Francesco Marcone, un gesto simbolico per non veder sparire il ricordo e la memoria sua e di tutte le vittime delle mafie in Capitanata. L'INTERVISTA
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