Giornata nazionale del dialetto, a Foggia il video di “Sorta 'ngrate”: la poesia in vernacolo sulla superstizione
Scritta da Raffaele Lepore e recitata dall'attrice Gina Morelli
Si è celebrata ieri la sesta edizione della Giornata Nazionale del Dialetto. Lanciata nel 2013 dall'Unpli, l'Unione Nazionale ProLoco Italiane, l'iniziativa si ripete ogni anno il 17 gennaio e mira a diffondere lo spirito di appartenenza e sensibilizzare le comunità sull’importanza di tutelare tradizioni e saperi legati ai patrimoni culturali locali.
LE PROPOSTE. Quest'anno sono stati oltre 100 gli eventi organizzati in tutta Italia e, tramite la promozione sui social, l'hashtag #giornatadeldialetto è stato tra i trend topic di twitter. Diverse le azioni promosse dall'Unpli per aderire alla giornata: dalle raccolte di testimonianze e detti, ai dibattiti; dalle presentazioni di libri, al fascino delle serenate in dialetto fino alle rappresentazioni teatrali e alla lettura di poesie in vernacolo. Un consiglio, quest'ultimo, raccolto dall'Università del Crocese e dall'attrice Gina Morelli che ha prestato la propria voce per recitare la poesia “Sorte ingrate” scritta da Raffaele Lepore che, con ironia, affronta il tema della superstizione. In basso, per chi è arrugginito col dialetto, la traduzione del testo in italiano.
Sorte ingrata
Un pover'uomo, pure passaguai,
facendo sacrifici per tanti anni,
mise da parte dei soldi e si comprò
un vestito nuovo per Sant'Anna
Era contento ma, appena uscito,
una gatta nera gli tagliò la strada e
subito dopo lo guardò un becchino
che accompagnava un morto
“Incominciamo bene! Ih, che giornata!
Ma no: sono sciocchezze, sono pregiudizi”
Ma non va a passare pure una gobba?
“Sangue della morte, questo è un supplizio.
Altri tre passi e da un balcone
cadde un secchio di acqua sporca
sulla testa di questo pover'uomo
Che sfortuna! Che sorte ingrata!
Non hanno ragione poi i proverbi antichi: "Il cane morde sempre chi ha già il vestito strappato"
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