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Ogunseye, Petermann e Frigerio, il Foggia liquida il Giugliano e 'vede' il terzo posto: Zeman crolla a Taranto

Delio Rossi voleva un Foggia più padrone del campo ed è stato accontentato. I rossoneri si impongono 3-0 sul Giugliano nella 36esima giornata del campionato di serie C e riaprono clamorosamente i giochi per il terzo posto alla luce della sconfitta del Pescara che crolla a Taranto con identico risultato. Una vittoria meritata per gli uomini di Delio Rossi, al suo ritorno allo Zaccheria dopo 30 anni, ordinati in difesa e con una compattezza tra i reparti che ha fatto la differenza.

FORMAZIONI. Nel Foggia la novità è il rientro di Petermann a centrocampo; per il resto, confermata la difesa con Leo, Kontek e Rizzo, Garattoni e Costa esterni di centrocampo con Schenetti e Frigerio in mezzo e Iacoponi e Ogunseye coppia d’attacco. Sceglie il 4-3-1-2 invece Di Napoli con Viscovo in porta, difesa formata da Rondinella, Zullo, C. Poziello e Oyewale; a centrocampo il terzetto è composto da Gladestony, Felippe e R. Poziello mentre in avanti Di Dio ha il compito di ispirare le punte Salvemini e Sorrentino.

OGUNSEYE-GOL. Pronti via e il Foggia passa: Petermann al 7’ pesca Costa con un lancio al millimetro, il terzino rossonero apparecchia per Ogunseye che a porta vuota fa 1-0. La risposta del Giugliano è immediata con Sorrentino che viene dimenticato dai difensori rossoneri e costringe Thiam a metterci una pezza. La gara è piacevole e si mantiene su buoni ritmi. Il Foggia fa valere le sue proprietà di palleggio con cambi ‘di prima’ che consentono di arrivare in porta facilmente come al 13’ quando Costa mette Iacoponi davanti al portiere che però lo anticipa in uscita. Il Giugliano, però, è tutt’altro che domo e al 22’ mette ancora paura al Foggia con Paulino che dalla distanza impegna Thiam. Poco dopo, i rossoneri si riaffacciano dalle parti di Viscovo con Iacoponi che sbuca di testa su un cross di Garattoni, indirizzato a Ogunseye, ma mette a lato da buona posizione. Gli inserimenti da dietro degli uomini di Rossi creano apprensione alla difesa campana che al 29’ rischia ancora su un’incursione di Costa che mette di testa a lato. Non manca il nervosismo, e Schenetti prima del riposo rimedia un giallo evitabile.

COMPATTEZZA.Nell’intervallo c’è spazio per gli applausi per Andrea Scarpa, il pugile foggiano omaggiato dalle due curve per i recenti successi maturati. Poi si riprende a giocare, e Ogunseye ha subito l’occasione per raddoppiare ma di testa manda alto dopo un bel cross di Garattoni. Al 54’ il Giugliano ha la grossa chance per pareggiare con Salvemini che è bravo a girarsi in area ma coglie clamorosamente la traversa a Thiam battuto. Delio Rossi dà linfa all’attacco rossonero inserendo Peralta per un volenteroso Iacoponi. Doppio cambio invece nel Giugliano che sostituisce Rondinella con Iglio e Oyewale con Biasiol. La gara si mantiene su buoni ritmi e gli ospiti si riaffacciano ancora dalle parti di Thiam al 61’ con Salvemini che viene deviato da Kontek in corner al momento della conclusione. Il Foggia cerca di chiudere la gara giocando di rimessa e cercando gli inserimenti in area, e al 65’ Frigerio viene abbattuto in area: è rigore, che Petermann trasforma per il 2-0. Il Giugliano accusa il colpo e al 67’ Di Dio perde la testa guadagnandosi il rosso per un fallaccio su Frigerio. Da quel momento il Foggia gioca in scioltezza. Al 72’ cerca il tris con Ogunseye che manca di un soffio di testa lo specchio della porta, dopo una combinazione spettacolare tra Schenetti e Peralta, e un cross preciso di Costa. Di Napoli corre ai ripari: fuori Salvemini per La Monico, Pozziello per Eyango e Sorrentino per Piovaccari. Al 77’ Peralta lancia Costa che trova Frigerio al limite dell’area per il 3-0. Il numero 26 rossonero riceve giustamente l’ovazione dello Zaccheria lasciando poco dopo il posto a Bjarkason, e applausi ci sono anche all’uscita di Petermann che fa spazio a Odjer. Il Foggia gioca sul velluto e all’81’ Ogunseye si divora il 4-0 in contropiede. E’ l’ultima azione del nove rossonero che esce dal campo per far spazio a Beretta. Unica nota stonata è Garattoni che si fa cacciare prima del fischio finale. Finisce lo stesso in festa allo Zaccheria e il terzo posto è lì solo a un punto: per Delio Rossi non poteva esserci ritorno migliore.(foto partita Potito Chiummarulo)

di Saracino Nicola


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