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Foggia e i gol dell'ex: quando finiremo di "impazzire" di rabbia?

La doppietta di Iemmello. Su rigore, perché ora li segna tutti. Il gol di Camporese per pareggiare il vantaggio di Kragl. Senza parlare di Galano, ieri all'asciutto ma nettamente più prolifico dell'esperienza foggiana. Se c'è un (triste) passatempo per i tifosi rossoneri, è quello di verificare i risultati e marcatori delle gare di serie B. E impazzire. Di rabbia. Perché il Re è capocannoniere, il foggiano figliol prodigo fa magie a Pescara, Gerbo trascina Ascoli e così via. L'arte di farsi (da soli) del male non sembra abbandonare i tifosi del Foggia che non perdono occasione per rammaricarsi, rivedere mentalmente tutta la stagione scorsa e, in particolare, gli scontri diretti con Venezia e Livorno o l'ultima a Verona. "Allora non erano scarsi" è il leitmotiv che riecheggia tra i sostenitori, condito da insulti e maledizioni ai protagonisti di una stagione che già dal campo si era rivelata fallimentare. Ogni gol dell'ex sembra una nuova coltellata che contribuisce a riaprire una ferita. Basta! Quel Foggia non esiste più. Inutile rivivere i fantasmi del passato. Tutti, con responsabilità diverse, hanno (e abbiamo contribuito) a quella retrocessione. (Leggi: Facciamocene una ragione, le colpe sono di tutti. Proprio tutti...)
Ma ora basta! Continuare a (in)seguire chi non è stato all'altezza e ci ha fatti ripiombare in un incubo non ci farà stare meglio. Anzi. Magari è forte come concetto, ma chi ha portato il Foggia in D forse merita questo pensiero di un foggiano amareggiato che ieri, in una chat di tifosi, ha tuonato: "Il mio odio nei loro confronti li cancelli dai miei pensieri". Appunto: cancelliamoli.

di Redazione 


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