Impianto di stabilizzazione, dopo i furti torna l’energia elettrica. E il Comune chiede i danni
Dopo il furto di cavi elettrici che di fatto aveva interrotto il funzionamento dell’impianto di biostabilizzazione, nel tardo pomeriggio di ieri l’Amministrazione comunale e Amiu Puglia SpA hanno provveduto a dotare l’impianto di un gruppo elettrogeno della potenza di un megawatt che ha consentito il riavviamento dell’impianto di trattamento rifiuti. La ripresa delle attività di biostabilizzazione dei rifiuti urbani – spiegano da Palazzo di Città - permetterà di scongiurare ricadute sul ciclo dei rifiuti, in particolare sui servizi di raccolta stradale, e, dunque, disagi alla cittadinanza.
L’APPELLO. «La decisione di far ricorso ad un gruppo elettrogeno è stata una scelta obbligata, visti i potenziali rischi legati all’assenza di energia elettrica determinata dal furto dei cavi – evidenzia l’assessore comunale all’Ambiente, Francesco Morese –. Ringrazio la dirigenza di Amiu Puglia SpA per la celerità con la quale ha risposto al nostro appello e si è prodigata al fine di individuare una soluzione rapidissima, pur in pieno periodo di festività, che consentisse il regolare funzionamento dell’impianto».
I DANNI. I costi sostenuti da Amiu Puglia SpA per dotare l’impianto di biostabilizzazione del gruppo elettrogeno, così come tutti gli altri danni conseguenti all’interruzione dell’alimentazione elettrica da rete, saranno posti a carico del gestore del servizio di fornitura dell’energia elettrica. «Avvieremo una richiesta di risarcimento danni a suo carico – sottolinea il direttore di Amiu Puglia SpA, Antonio Di Biase – in ragione del mancato intervento teso ad assicurare la continuità della fornitura dell’energia elettrica dopo il furto dei cavi, nonostante la nostra richiesta formulata tempestivamente proprio nella consapevolezza dell’urgenza di non lasciare l’impianto privo di energia».
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