Il Foggia mette in cascina le delusioni di Coppa e si rituffa bene in campionato, dove batte 3-0 la Juve Stabia nella 29sima giornata di serie C e tiene lontane le “vespe” dal quarto posto. Una gara dai due volti, quella giocata dagli uomini di Gallo: bloccati nella testa e nelle gambe nel primo tempo, con più ritmo nella ripresa dove hanno sfruttato bene le ripartenze grazie anche ai due infaticabili Costa, Ogunseye e Petermann, autori dei gol. La Juve Stabia, dal canto suo, si è andata spegnendosi nel corso della gara e Thiam ha avuto da fare solo in un paio di occasioni.
EQUILIBRIO. Gallo fa rifiatare alcuni titolari e inserisce dall’inizio Bjarkason, Rujtjens, Odjer, Iacoponi e Di Noia. Anche Pochesci si affida 3-5-2 con la coppia Zigoni e Pandolfi in attacco, mentre gli ex Gerbo e Maselli partono dalla panchina. Pronti via e Ricci spaventa subito il Foggia con una conclusione ravvicinata che Thiam è attento a deviare in angolo mentre il Foggia si vede per la prima volta al 10’ con un innocuo tiro da fuori di Ogunseye. Il Foggia fatica a ripartire e hanno buon gioco le incursioni degli ospiti, che hanno maggior ritmo nelle gambe. I rossoneri avanzano il baricentro con Bjarkason che in fase d’attacco va sulla linea di Ogunseye e Iacoponi e ci provano anche dalla distanza come Leo che al 33’ spara da 30 metri ma manda a lato tra gli applausi d’incoraggiamento dello Zaccheria. Ci prova anche Ogunseye di testa allo scadere ma Barosi blocca e il primo tempo va in archivio sullo 0-0.
CAMBIO DI PASSO. Pochesci effettua subito un cambio: fuori Mignanelli per Bentivegna. Il Foggia prova a sfruttare le ripartenze e una di queste è letale: al 50’ Costa riceve bene da Di Noia e scarica all’incrocio dove Barosi non può arrivare. Pochesci prova a scuotere i suoi e toglie dal campo Dell’Orfanello per Silipo. La reazione che ci si aspetta, però, non arriva e il Foggia si rende ancora pericoloso su contropiede al 14’ con Costa che mette apprensione alla difesa campana con un tiro cross su sui Ogunseye non arriva in tempo per la deviazione. L’occasione per il pari ospite arriva al 63’ quando Scaccabarozzi effettua un tiro cross all’interno dell’area su cui Zigoni viene anticipato sul più bello. Il copione della gara ormai è chiaro: il Foggia lascia il pallino del gioco alla Juve Stabia e si affida alle ripartenze. Al 66’ il raddoppio rossonero è servito: Odjer individua un bel corridoio per Garattoni, cross puntuale su cui Ogunseye si avventa e scarica il 2-0. Gallo concede minuti anche a Petermann al posto di un applaudito Odjer, e lo Zaccheria non ne ha meno per il grande ex Alberto Gerbo che prende il posto di Ricci (fuori anche Zigoni per D’Agostino, ndr). Le “vespe” hanno la chance per rientrare in partita al 75’ quando D’Agostino appoggia bene in area per Volpe che trova sulla sua strada Thiam in corner, mentre poco dopo è Silipo a provarci dalla distanza ma senza trovare fortuna. Al 78’ altri applausi per l’instancabile Costa che lascia il campo a Rizzo mentre Peralta rileva Iacoponi. C’è spazio anche per Schenetti che prende il posto di Ogunseye. Il finale è ancora di marca rossonera con Petermann che al 90’ trova l’incrocio e fa ancora secco Barosi. Nel finale Thiam dice no al gol della bandiera ospite e Petermann sfiora il poker ancora dalla distanza. Finisce in festa allo “Zac”, che ha apprezzato la reazione post-Coppa. Il Foggia non vuole mollare nulla.