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Foggia, per la vittoria ci pensa la difesa: Riccardi ed Ercolani stendono la Juve Stabia, playoff agganciati

Nella serata in cui Santaniello non giocava, Millico è rimasto a secco e Rolando è entrato solo a pochi minuti dalla fine, c’ha pensato la difesa a regalare la vittoria al Foggia. Riccardi e Ercolani stendono la Jube Stabia per 2-1 allo Zaccheria, nella 32sima giornata del campionato di C. Non tre punti qualsiasi, ma contro la capolista che cade in rimonta allo Zaccheria sancendo l’ingresso dei rossoneri in zona playoff. Tre punti cuore e orgoglio, come spesso accaduto ultimamente a Odjer e soci, che si regalano un finale di campionato con tutt’altra prospettiva rispetto a qualche settimana fa. 

LE FORMAZIONI. Cudini deve fare a meno di Salines, fermato da un attacco febbrile all’ultimo momento, e in difesa schiera Riccardi, Papazov e Ercolani davanti a Perina, mentre a centrocampo Odjer guida il reparto con Tascone al suo fianco e Vezzoni-Silvestro ai lati; in avanti, Tonin e Gagliano fanno compagnia a Millico. 4-3-1-2 per mister Adorante della Juve Stabia, con l’ex rossonero Thiam tra i pali, linea difensiva con Andreoni, Bellich, Bachini e Mignanelli; a centrocampo, il terzetto è formato da Romeo, Leone e Buglio mentre in avanti Mosti agisce dietro le punte Candellone e il temutissimo Adorante. 

LA RIPRENDE RICCARDI. L’avvio è da shock per il Foggia: al 4’ Candellone sguscia dalla marcatura e mette in mezzo un pallone pericoloso respinto dalla difesa rossonera ma Leone è il più lesto di tutti a raccogliere la palla e infila di precisione alla destra di Perina. La reazione rossonera è rabbiosa e si concretizza al 10’: corner perfetto di Millico, Riccardi svetta più in alto di tutti e fa 1-1. I rossoneri non si accontentano e al 18’ Gagliano è bravo a liberarsi della marcatura ma conclude malamente a lato. La partita si mantiene su ritmi vivaci, con la Juve Stabia che non disdegna lanci lunghi per il bomber Adorante mentre il Foggia cerca maggiormente le verticalizzazioni con palla a terra. La Juve Stabia alza il ritmo e al 37’ Adorante compie una rovesciata da manuale su cui Perina è miracoloso sbarrando la porta rossonera. Il Foggia si affida alle ripartenze nella speranza di sfruttare la velocità di Millico e gli inserimenti di Tascone con Odjer che svolge il solito lavoro prezioso anche in fase di costruzione, ma la difesa campana chiude bene gli spazi e il primo tempo si chiude pari e patta. 

RIMONTA ROSSONERA. Nella ripresa, Juve Stabia subito all’attacco e Adorante per poco non regala un dispiacere allo Zaccheria, ma il suo pallonetto su Perina in uscita va a lato. Il Foggia gioca a viso aperto e cerca di sfondare per vie centrali, con Gagliano che si danna in mezzo alle maglie campane e Millico e Tonin pronti a trovare lo spazio giusto. Le “vespe”, però, quando avanzano fanno paura: al 62’ Candellone non sfrutta una sponda di testa e manda alto da posizione favorevole. Tarantino fa rifiatare Mosti, che esce per far posto a Piscopo. Cudini, invece, si gioca la carta Tenkorang per uno stanco Tonin. La Juve Stabia spinge e stringe i rossoneri nella propria metà campo ma al 71’ lo Zaccheria esplode con Riccardi, bravo a sfruttare una sponda di testa dalla sinistra, e sempre di testa a trafiggere Thiam. I campani non si arrendono e al 76’ ci vuole ancora uno straordinario Perina per dire di no a una punizione di Mignanelli destinata a finire nell’angolino basso alla sua destra. Tarantino si gioca anche la carta Meli al posto di Romeo. La capolista assedia i rossoneri nella propria metà campo, e il contropiede rimane l’unica arma a disposizione. Al 79’, è Silvestro a girare di testa a lato un cross di Millico. Cudini manda dentro anche Rizzo per Millico, Rolando per Gagliano e Martini per Ercolani. Nella Juve Stabia entra anche Piovanello al posto di Andreoni, ma l’assalto finale non produce effetti. Finisce in festa allo Zaccheria, la zona playoff ora è realtà.

di Saracino Nicola


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