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Foggia, lavorare aiuta le persone fragili e fa bene alla salute mentale

«Nel 2018 ho preso il titolo di operatrice socio-sanitaria, per questo sono stata molto contenta di aver potuto svolgere la mia professione in questo progetto. Il lavoro aiuta, libera la mente, tiene impegnati, a partire dal percorso di studio che ho fatto per arrivare a questo risultato. In questi mesi, ho svolto il tirocinio formativo in una casa di riposo di Troia. Lavoravo dalle 7 alle 12.30 con pazienti dai 60 ai 100 anni di cui mi prendevo cura, a cui davo le terapie, a cui facevo le pulizie. Ė un lavoro che amo e questa esperienza mi ha dato la possibilità apprezzarlo ancora di più». Angelica Tortorella ha 45 anni. Vive a Troia dove frequenta il Centro Diurno “Itaca”. In questi mesi, anche Angelica ha potuto vivere un’esperienza di tirocinio formativo nell’ambito del progetto “Bio Hub”, che ha incoraggiato l’inclusione sociale e relazionale di persone con problematiche psicosociali e di salute mentale.

I TIROCINI. Nei giorni scorsi a Foggia, nella sede del consorzio di cooperative sociali Oltre / la rete di imprese, sono stati consegnati gli attestati a tutti i partecipanti che sono stati coinvolti da attori – pubblici e del Terzo settore – in percorsi di orientamento e inserimento lavorativo. Come Francesco, impegnato in un discount «in cui ho svolto l’attività di scaffalista, controllavo le scadenze dei prodotti. Mi sono sentito accolto e sono rimasto molto entusiasta. Fare questa esperienza mi ha aiutato molto anche nelle relazioni sociali». Lorenzo ha lavorato nel settore dell’agricoltura, Antonio, a San Marco la Catola è stato impegnato a preparare delle ottime piadine. Angelo e Michela hanno svolto attività di manutenzione e cura delle fioriere ad Orsara di Puglia. Francesco ha dato una mano nella bottega centonove/novantasei. Matteo, laureato in Ingegneria edile, che ha svolto il tirocinio in uno studio tecnico. E così via, altri nomi, altre storie di persone con problemi di salute mentale, che attraverso questa esperienza hanno potuto riscoprire abilità, professioni, interessi che prima non pensavano di avere.

IL PROGETTO. Il progetto “Bio Hub”, promosso dal Comune di Orsara di Puglia e finanziato dal GAL Meridaunia, si rivolge in particolare a minori e adolescenti con problematiche connesse a difficolta relazionali derivanti da disturbi dell’area del neuro-sviluppo e adulti in carico ai servizi territoriali della salute mentale e a rischio di marginalità. L’iniziativa è realizzata in ats con le cooperative Ortovolante, SocialService, Anteo, Associazione di Volontariato Tutti in volo e consorzio Oltre / la rete di imprese ed il coinvolgimento di Euromediterranea, in qualità di soggetto accreditato all’erogazione dei servizi al lavoro per persone con disabilità. «Abbiamo attivato 11 tirocini delal durata di sei mesi che hanno dato ad altrettante persone con fragilità di rimettersi in gioco e acquisire nuove competenze professionali» racconta Alessia Fiorella, dell’agenza per il lavoro Euromediterranea.

CURA DI SĖ STESSI. «Siamo soddisfatti e contenti di come si è svolta l’iniziativa, perché i tirocini formativi sono stati portati a termine con grande successo. Da parte dei partecipanti sono stati presi con impegno e serietà. Ci auguriamo sia un grande inizio per tutti loro» conclude Iolanda Orsogna, di Anteo Impresa Sociale. Il tirocinio formativo, quindi, ha rappresentato per tutti i partecipanti un’occasione per prendersi più cura di sé stessi e per migliorare la qualità della loro vita. Il progetto è finanziato attraverso il Programma di Sviluppo Rurale Puglia 2014-2020. Piano di Azione Locale “Monti Dauni - Interventi di agricoltura sociale: sostegno a investimenti nella creazione e nello sviluppo di attività extra-agricole.

di Redazione 


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