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Il Foggia è sulle gambe e il Lecce riacciuffa meritatamente il pari nell'ultima mezz'ora

In vantaggio di due gol, i rossoneri si fanno rimontare sul 2-2


Finisce 2-2 l'atteso derby tra Foggia e Lecce che mancava nella serie cadetta da ben 22 anni. Anche allora terminò in pareggio per 0-0: questa volta però i rossoneri restano con l'amaro in bocca visto l'andamento della gara.

IL VANTAGGIO ROSSONERO. In una partita molto equilibrata, i ragazzi di Grassadonia sono infatti riusciti a portarsi sul doppio vantaggio con due lampi: il primo, in chiusura di primo tempo, quando Deli ha concluso un azione avvolgente partita da Gerbo con un tiro dal limite di sinistro che, dopo aver accarezzato il palo, si è insaccato alla destra di Vigorito; il secondo nella ripresa, dopo dieci minuti, quando un tiro pregevole di Tonucci dai venticinque metri si è insaccato imparabilmente a mezz'altezza regalando il raddoppio al Foggia e l'illusoria ipoteca della vittoria.

LA RIMONTA. Niente di più sbagliato. Dopo solo un minuto, infatti, un fallo ingenuo di Martinelli ha causato una punizione dai diciotto metri. Mancosu non si è lasciato sfuggire l'occasione e ha immediatamente riaperto la partita beffando Bizzarri sul suo palo. A quel punto il Foggia è andato in confusione ed ha incominciato ad accusare stanchezza mentre il Lecce aumentava il ritmo. Busellato è subentrato al posto di Agnelli senza riuscire a incidere come avvenuto nelle ultime gare casalinghe. Ranieri in preda ai crampi ha lasciato il campo per far posto a Loiacono. Infine Tonucci ha accusato un risentimento muscolare chiamando il cambio. Sostituzione rimandata di qualche minuto per dare il tempo di riscaldarsi a Boldor. Troppo tardi, tuttavia, per impedire al Lecce di pareggiare. Proprio dal lato di Tonucci, infatti, si è sviluppata la ripartenza decisiva per i salentini che ha consentito a La Mantia, tutto solo in area di rigore, di battere Bizzarri per la seconda volta e regalare il pareggio ai salentini. Il finale è stato ancora di marca leccese. La Mantia, infatti, si è ritrovato nuovamente a tu per tu con il portiere rossonero ed è servito un miracolo per respingere la conclusione a botta sicura ed evitare un incredibile sorpasso.

SI RIGIOCA. In sala stampa Grassadonia ha indicato proprio nei cambi forzati gli episodi decisivi per la rimonta del Lecce ma sotto accusa resta un impianto di gioco ancora incerto e l'attuale condizione fisica della squadra che pare non reggere i novanta minuti. C'è poco tempo, ad ogni modo, per i processi. Tra tre giorni si scende di nuovo in campo con il Foggia impegnato al Tombolato contro un Cittadella in piena forma che ha battuto in trasferta la capolista Pescara. I tifosi si attendono il riscatto.

FOGGIA - LECCE 2-2 Deli 45' (F), Tonucci 55' (F), Mancosu 56' (L), La Mantia 75' (L)

Ammoniti: Busellato (F)

FORMAZIONI: FOGGIA (3-5-2) Bizzarri, Ranieri (Loiacono 68'), Martinelli, Tonucci (Boldor 75'), Gerbo, Agnelli (Busellato 64'), Carraro, Deli, Kragl, Galano, Mazzeo.

LECCE (4-3-1-2) Vigorito, Petriccione, Arrigoni, Mancosu, Lepore (Venuti 77′), Marino, Meccariello, Pettinari, La Mantia (Tabanelli 85′), Calderoni, Scavone (Palombi 68′)
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di Redazione 


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