Terminal bus, aggredito autista delle Ferrovie del Gargano: "Ha solo detto di mettere le mascherine e rispettare le regole"
Un autista di bus delle “Ferrovie del Gargano” è stato aggredito ieri mattina, domenica 7 giugno, nel terminal di Foggia. A denunciarlo è la Faisa Cisal, che ora chiede alle Istituzioni competenti “un impegno serio a tutela dei lavoratori e dell’utenza rispettosa che non possono essere lasciati indifesi e soli alla mercé di delinquenti seriali”.
LA VICENDA. L’autista, giunto al Terminal bus alle ore 7.15 – ricostruiscono dal sindacato - aveva notato la presenza di un centinaio di persone che intendevano raggiungere Manfredonia, usufruendo del bus. Le misure di sicurezza e le stringenti linee guida legate al Coronavirus impongono però un afflusso più limitato di persone sui bus. Nel comunicare l’impossibilità di far salire tutti quelli in attesa, diverse persone hanno cominciato a colpire il mezzo con pugni e calci e, quando ha aperto la porta anteriore – spiegano dalla Faisa Cisal – è scattata la vile aggressione, con l’autista scaraventato a terra e preso a calci. Il servizio è stato comunque portato a termine dall'autista, che si è poi recato al Pronto Soccorso, dov’è stato giudicato guaribile in sette giorni.
LA DENUNCIA. “L’aggressione avvenuta ai danni dell’autista, picchiato nell’espletamento del proprio servizio in un momento così difficile solo per aver chiesto ad alcune persone di indossare la mascherina e di rispettare le regole – denuncia la Faisal-Cisal – è un gesto di delinquenza che va oltre ogni umana immaginazione, e come tale va trattato. Gli autisti sono rimasti in prima linea in un momento di emergenza come quello attuale per garantire la mobilità, ma continuano ad essere oggetto di violenza. Siamo solo all’inizio di una stagione balneare che si preannuncia ancor più complicata di quelle già passate”.
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