Non si fermano all'alt dei carabinieri, poi simulano di aver subito il furto dell'auto: 3 arresti
Per resistenza a pubblico ufficiale a Manfredonia
I Carabinieri della Compagnia di Manfredonia hanno
tratto in arresto per resistenza a pubblico ufficiale tre pregiudicati
foggiani: i 27enni Ciriaco De Stefano e Antonio Riccardo Augusto Frascolla, con
il 23enne Pasquale Bellapianta.
LA FUGA. Un'alba movimentata, quella di domenica
a Manfredonia. Una pattuglia dell'Aliquota Radiomobile del Norm, alle 4.30, nel corso di un posto di blocco ha intimato l’alt al
conducente di una Mercedes di colore nero che stava sopraggiungendo a forte
velocità. L’auto, però, non si è fermata ed è fuggita per il centro. I Carabinieri, nel breve frangente hanno però
avuto modo di notare cOMe l’auto fosse priva delle targhe e, risaliti nella
vettura di servizio, si sono posti all’inseguimento del fuggitivo prendendo una
strada parallela. La vettura in fuga ha però “puntato” l'auto di
servizio, tentando di speronarla e buttarla fuori strada.
LA TELEFONATA. Mentre
erano in corso le ricerche del veicolo, è giunta una telefonata al 112: l’
interlocutore, qualificatosi per tale De Stefano, dichiarava che a Siponto aveva appena subito il furto della Mercedes di colore nero, lasciato accesa, sebbene avesse le chiavi con sé. Dopo soli 10 minuti
è giunta una nuova chiamata, sempre di De Stefano, il quale annunciava di aver
ritrovato la propria auto, lungo la SS 89, all’altezza del cavalcavia in uscita
da Manfredonia direzione Foggia.
IL FURTO SIMULATO. Arrivati sul luogo, però, i
Carabinieri hanno riconosciuto in De Stefano il conducente del veicolo che
aveva forzato il posto di controllo tentando di speronare l’auto di servizio. Per
nulla convinti dalla sua ricostruzione,, i militari hanno invitato i tre che erano vicini alla macchina ad andare in caserma per gli
accertamenti del caso. A quel punto, i tre hanno cominciato a evidenziare un
nervosismo crescente, rifiutando l’alcol test e cominciando a strattonare i
carabinieri.
GLI ARRESTI. Condotti in ufficio, a conclusione dei dovuti
accertamenti, i tre sono stati dichiarati
in stato di arresto per resistenza a pubblico ufficiale in concorso. De
Stefano, inoltre, verrà denunciato per simulazione di reato, giuda senza
patente perché mai conseguita, rifiuto di sottoporsi all’accertamento
etilometrico e sull’uso di sostanze stupefacenti. Gli stessi sono stati
sottoposti agli arresti domiciliari presso le rispettive residenze in attesa di
giudizio.
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