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IL CORTEO. I partecipanti avranno cartelli e, camminando in fila indiana, formeranno una catena umana tenendosi a una fune fluorescente. Inizieranno il percorso dalla Biblioteca e, camminando in silenzio, passeranno davanti al Dipartimento di Economia, a quello di Giurisprudenza e, attraversando l’isola pedonale, sosteranno brevemente per arrivare poi all’Accademia di Belle Arti e concluderanno quindi il percorso davanti alla Prefettura. Qui sarà letto il documento della Rete dei Comitati per la pace di Puglia e ci saranno brevi interventi a cura dei partecipanti.
I TEMI. "Abbiamo scelto di toccare nel percorso della manifestazione luoghi di aggregazione giovanile e studentesca - spiegano i promotori - per coinvolgere e sensibilizzare quanti più possibile sui temi dell’opposizione alla guerra come strumento di risoluzione dei conflitti, del disarmo e del NO all’invio italiano delle armi, azione criticata da una solida maggioranza di italiane/i, com’è attestato dai sondaggi".
Un anno di guerra, a Foggia una "catena umana per la pace"
A un anno dall’inizio della guerra russo-ucraina, il Coordinamento provinciale "Capitanata per la Pace" terrà a Foggia una manifestazione per la pace, in coincidenza con altre iniziative in molte città italiane ed europee.
Venerdì 24 febbraio, dalle 18.00, ci sarà una catena umana che si snoderà per le vie del centro, con partenza dalla Biblioteca “La Magna Capitana”, e si concluderà davanti alla Prefettura.
IL CORTEO. I partecipanti avranno cartelli e, camminando in fila indiana, formeranno una catena umana tenendosi a una fune fluorescente. Inizieranno il percorso dalla Biblioteca e, camminando in silenzio, passeranno davanti al Dipartimento di Economia, a quello di Giurisprudenza e, attraversando l’isola pedonale, sosteranno brevemente per arrivare poi all’Accademia di Belle Arti e concluderanno quindi il percorso davanti alla Prefettura. Qui sarà letto il documento della Rete dei Comitati per la pace di Puglia e ci saranno brevi interventi a cura dei partecipanti.
I TEMI. "Abbiamo scelto di toccare nel percorso della manifestazione luoghi di aggregazione giovanile e studentesca - spiegano i promotori - per coinvolgere e sensibilizzare quanti più possibile sui temi dell’opposizione alla guerra come strumento di risoluzione dei conflitti, del disarmo e del NO all’invio italiano delle armi, azione criticata da una solida maggioranza di italiane/i, com’è attestato dai sondaggi".
di Redazione
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